In questi cinque anni, l’Assemblea ha fatto poche riforme e tutte blande. Non ha trovato modo di procedere a quei radicali cambiamenti e a riordinare le procedure e le leggi semplificandole, in modo da dare efficienza al sistema pubblico.
Lo scollamento fra l’inutile Crocetta, che continua a dire bugie sistematicamente smentite dalle nostre inchieste, è un’aggravante della situazione e causa principale del degrado sociale ed economico in cui è precipitata la nostra amata Isola.
Gravità inaudita riguarda il blocco delle opere pubbliche, di cui c’è assoluto bisogno come l’ossigeno che ci serve per vivere, la non utilizzazione dei Fondi europei e dei Fondi di sviluppo e coesione, per mancanza di cofinanziamento regionale e incapacità della burocrazia regionale e comunale di preparare progetti conformi alle regole Ue.
Tutto questo si unisce alla incapacità di prendere iniziative nella sanità ove il caos sta dilagando, e nelle attività economiche asfissiate dai dinieghi della Pubblica amministrazione.
Nell’altra parte la gestione di Forza Italia è affidata a Gianfranco Micciché il quale conta sull’aiuto delle due ali, Cuffaro e Genovese, ma rifiuta di appoggiare Nello Musumeci, ripetendo l’errore di cinque anni fa quando contribuì alla sconfitta del leader ex An e alla improvvida elezione del Crocetta.
È vero che l’estate fa calmare i bollori perché la gente pensa alle ferie, e qui purtroppo esse durano psicologicamente quattro mesi. Sarà il clima, sarà la consueta mancanza di volontà, sarà la malavoglia, resta il fatto che per tanti mesi le attività rallentano molto ad eccezione di quella turistica.
Ma ci si mette anche la Regione comunicando che non fa aprire i siti archeologici e museali nei giorni estivi. Però gli stipendi agli 80mila regionali diretti e indiretti, qualunque cosa accada, vengono puntualmente accreditati nei loro conti bancari.
Insomma il Bengodi è qui, ma non per tutti, solo per quei privilegiati che non rispondono a nessuno, neanche allo loro coscienza, e che continuano ad andare avanti rovinando la stragrande maggioranza dei siciliani, formata da persone per bene che piangono su questa drammatica situazione. Ma non agiscono!