Si badi, quanto precede è l’opinione del presidente dell’Anm, che è anche Pubblico ministero, il quale, conscio delle proprie responsabilità, deve avere la necessaria prudenza nel formulare le proprie accuse.
Sulle prescrizioni, che vanificano spesso l’azione delle Procure, Albamonte ritiene che esse siano eccessive e, tuttavia, necessarie in questo quadro così lento dei processi. Mancano 1.200 magistrati nell’organico e quelli che lavorano sono oberati di fascicoli.
Sulle toghe in politica, l’Anm ha una posizione precisa: difendere l’immagine dei magistrati, un’immagine di indipendenza e terzietà sulla quale i cittadini devono riporre massima fiducia. Per questo, l’Associazione si dice contraria al ritorno nei ranghi dei magistrati che si sono dedicati all’attività politica, salvo eventuali correttivi dell’attuale legge.
Il precedente presidente, Piercamillo Davigo, è uscito dall’Anm, formando una nuova corrente. Per Albamonte questa operazione è stata contraria all’accordo esistente, forse in vista del rinnovo del Csm previsto per il 2018.
La Giustizia civile arranca, con rinvii ad anni. Questo fatto danneggia fortemente l’economia e scoraggia gli investitori, soprattutto quelli stranieri, perché essere invischiati in processi di cui non si conosce il termine non consente una buona gestione economica delle imprese.
La Giustizia penale non è da meno, con l’aggravante che vengono coinvolte persone sulla base di accuse indiziarie, che spesso si rivelano flop perché gli imputati vengono prosciolti o assolti. Ed ecco l’indispensabile cautela, richiamata da Albamonte, prima di emettere provvedimenti restrittivi o interdittivi.
La riforma del Codice di procedura penale e del Codice penale, sotto esame del Parlamento, sposta dal processo alla fase dell’indagine preliminare delle prerogative che possono essere pericolose per il sistema delle imprese, con danni all’economia e all’occupazione. Questo anche perché nel processo le parti (accusa e difesa) sono squilibrate, perché il Pm rappresenta l’interesse generale e la difesa l’interesse privato. Così ha spiegato Albamonte. Questione da approfondire.