I due altri competitori della prossima campagna elettorale sono il M5s e il Pd.
Cominciamo da quest’ultimo: è frazionato, dilaniato in mille rivoli, non ha un leader e sconta sotto tutti i punti di vista la disastrosa presidenza Crocetta, della quale ha l’intera responsabilità.
Abbiamo scritto più volte: Matteo Renzi, al quale abbiamo attribuito il nostro consenso fin dal 2010, ha colpa grave nel non aver costretto 46 deputati a firmare il licenziamento di Crocetta. Non averlo fatto, ha condannato la Sicilia a retrocedere sotto tutti i punti di vista e soprattutto per i cinque indici: Pil, occupazione, povertà, infrastrutture ed investimenti. Crocetta ha continuato a dire bugie, regolarmente smentite dalle nostre inchieste, fondate invece su dati ufficiali. Per ultimo, le anticipazioni del Rapporto Svimez (Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno) che conferma quanto da noi scritto e cioè che il Pil negli otto anni di recessione, è diminuito di 14,6 punti percentuali.
Quindi, il Pd è destinato a scomparire dall’agone politico siciliano ed ha scarse o nulle probabilità di successo.
Il prossimo Presidente della Regione sarà chiamato ad un compito improbo: mettere a posto la burocrazia e riportarla su un piano di funzionamento, attivare investimenti in opere pubbliche, mettendo in moto centinaia e forse migliaia di bandi di gara nel cassetto dei burocrati, utilizzare i circa dieci miliardi di fondi Ue e statali del Piano operativo 2014-20, stimolare l’attrazione di turisti e di investimenti nazionali ed esteri, rimettere a posto gli oltre 400 siti a rischio idrogeologico, ristrutturare gli 829 borghi, mettendo in vendita ad un euro gli immobili come già sta facendo qualche Comune del palermitano.
Non un elenco infinito di sogni, ma punti precisi sui quali investire risorse finanziarie e umane. Sono proprio quest’ultime essenziali al successo di un programma concreto.
Auguri, dunque, a Cancelleri e Musumeci (in ordine alfabetico), mentre trascuriamo questo frazionato Pd.
Vinca chi è più capace di infondere ai siciliani la capacità di vedere un futuro in miglioramento, spazzando via nubi nere e temporali che ci stanno falcidiando.