L’Infernu di Dante in scena nelle Gole dell’Alcantara

CATANIA – Dall’11 agosto tre rappresentazioni a sera, nella suggestione delle Gole dell’Alcantara e alla luce di torce e fuochi, per il debutto dell’Infernu che Tommaso Cannizzaro tradusse in siciliano da Dante, nella messa in scena di Berta Ceglie, regista e protagonista. Che, durante la conferenza stampa di presentazione nel Palazzo dell’Esa, ha tenuto a sottolineare: “Il mio Dante femmina non è una provocazione ma una chiave per leggere in maniera diversa questo fondamentale testo”.
Dopo la tappa delle Gole, lo spettacolo partirà per un tour della Sicilia con lo scopo, ha detto l’assessore regionale al Turismo e Spettacolo Anthony Barbagallo, “di creare altissimi momenti di suggestione in varie location: oltre all’Alcantara, le miniere sotterranee di Realmonte, il Cretto di Burri a Gibellina, le rive del lago di Proserpina a Pergusa”. Un’operazione culturale di qualità, che, come sottolineato da Barbagallo, “nasce dal connubio tra paesaggio, costruzioni artistiche e arte scenica”.
Un evento, insomma. E riservato a pochi se pensiamo che nel primo appuntamento, nel magnifico scenario delle Gole dell’Alcantara dall’11 al 13 agosto, alle 20,45 gli spettatori saranno condotti a gruppi di duecento fino al greto del fiume, dal quale, al termine, risaliranno in ascensore. Le rappresentazioni (i biglietti sono in vendita su Box Office), della durata di poco meno di un’ora, proseguiranno fino alla mezzanotte.
“L’atmosfera delle Gole – ha sottolineato la regista – è affascinante e abbiamo studiato delle soluzioni visuali coinvolgenti, tali da far davvero sentire lo spettatore all’Inferno".
Lo spettacolo – promosso dal Centro Cultura Mediterranea con il contributo di Regione, Comune di Motta Camastra, Parco Fluviale dell’Alcantara, Associazione albergatori di Taormina e Video Bank – si avvale di attori di tutto rispetto: Camillo Sanguedolce, Tecla Guzzardi, Elmo Ler, Antonio Marino e Sebastiano Mancuso. Del cast fanno parte poi gli artisti delle compagnie City Ballet e Anima Ignis, manipolatori del fuoco, mentre la figura di Virgilio sarà resa in scena dal mimo Rosario Vasile con la voce fuori campo di Giovanni Anzalone. I costumi, elaborati da Mabest, sono di Gabriella Ferrera, i movimenti scenici di Sergio Platania e gli effetti sonori di Sergio Greco.
Particolare interesse hanno suscitato poi il testo della Commedia in siciliano e la figura di Cannizzaro, letterato messinese vissuto tra il 1838 e il 1921, del quale ha parlato, in un approfondimento seguito alla conferenza stampa, Salvatore Riolo, professore associato del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, sottolineando inoltre le peculiarità della traduzione in dialetto. Quest’ultimo, come ha sottolineato Antonio Luca Cuddè, che ha adattato il testo per il teatro, serve “a far comprendere l’incomprensibile”. Ancora negli anni Sessanta del Novecento, infatti, la Commedia veniva recitata nelle chiese siciliane in dialetto, l’unica lingua che il popolo comprendesse.