Enti assistenziali, finanziati 24 progetti

PALERMO – L’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici, ha firmato il decreto che approva il piano degli interventi finanziari a favore degli enti assistenziali non aventi fini di lucro per l’adeguamento degli immobili agli standard regionali. A disposizione, nel bilancio di quest’anno, c’erano 900 mila euro che serviranno per finanziare 24 progetti in 5 province della Sicilia (Agrigento, Caltanissetta, Catania, Palermo e Trapani).
“Il riequilibrio territoriale dei presidi socio-assistenziali e il miglioramento dei livelli e della qualità dei servizi all’interno delle strutture esistenti – afferma l’assessore Chinnici – costituisce un obiettivo prioritario del programma d’impiego delle risorse assegnate dal legislatore regionale per gli investimenti nel settore.
Un programma che viene perseguito sia mediante il recupero del patrimonio pubblico e privato esistente e funzionante, che attraverso il completamento degli edifici in corso di realizzazione per precedenti interventi finanziari”.
A beneficiare dei finanziamenti sono comunità alloggio per disabili, minori o anziani, ma anche case di accoglienza per gestanti e ragazze madri. Il decreto sarà trasmesso alla Ragioneria centrale dell’assessorato e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana.
Intanto, la Giunta regionale – sempre su proposta dell’assessore Chinnici – ha deciso di istituire un tavolo tecnico sulle povertà per supportare le scelte da intraprendere, nel prossimo futuro, in favore degli indigenti e delle famiglie che versano in situazione di difficoltà economica.
Il nuovo organismo, composto dai rappresentanti delle parti sociali, del terzo settore e degli enti locali, sarà istituito in brevissimo tempo in mondo tale da poter essere già operativo all’inizio del prossimo anno, per la programmazione del 2010.
“La scelta della giunta – spiega l’assessore Chinnici – rientra in un quadro più ampio di politica sociale del governo regionale che mira alla costruzione di una società fondata sulle opportunità e sulla solidarietà. Questo orientamento trae spunto dalla generale condizione di crisi economica che investe i settori dell’economia e della vita sociale a livello globale e che, in Sicilia, ha prodotto effetti tanto gravi da determinare ormai una condizione di vera e propria emergenza sociale, tale da richiedere interventi ad hoc, attivati espressamente per consentire il superamento di tale stato di crisi».
Secondo i dati del rapporto Istat 2008 sulla povertà, in Sicilia i poveri costituiscono il 28,8% dei residenti. Il livello di povertà, inoltre, aumenta con il crescere del numero dei componenti il nucleo familiare e si aggrava quando nella famiglia siano presenti anziani, al punto che in Sicilia circa il 40% delle persone sono investite da povertà relativa.
Nella maggior parte dei casi, la povertà delle famiglie siciliane risulta legata alla perdita o alla mancanza di lavoro, venendo così meno la sicurezza e il sostegno economico del nucleo familiare stesso.
E proprio in quest’ottica si inseriscono i due programmi di iniziativa regionale rivolti all’implementazione dei servizi di assistenza in favore dei soggetti disagiati e alla sperimentazione di azioni urgenti di contrasto alle vecchie e nuove povertà, che sono stati finanziati con la rimodulazione di 28 milioni di euro provenienti dalle risorse del Fondo nazionale politiche sociali (legge 328/2000) relative al triennio 2004-2006 e non utilizzate. Programmi che sono già stati condivisi con le parti sociali, a conferma dell’importanza attribuita alla concertazione. Un primo appuntamento al quale ne seguiranno altri, con i vari attori del sistema socio-assistenziale, nell’ottica della programmazione partecipata.
“Nell’ambito delle politiche del welfare regionale – riprende l’assessore Chinnici – si può ipotizzare anche l’attivazione di un apposito “Fondo per la solidarietà” e l’inserimento nelle strategie di intervento a livello sociale, operate dai piani di zona (attuati dalle amministrazioni comunali attraverso i distretti socio-sanitari) di specifiche azioni per arginare e contrastare il fenomeno delle vecchie e nuove povertà”.
 

 
La protesta delle coop sociali: “Misure per tutti, noi esclusi”
 
PALERMO – Il mondo della cooperazione sociale (Agci, Confcooperative, Legacoop, Unicoop) e delle organizzazioni sociali che si occupano delle persone disabili, non autosufficienti, fragili “prende atto dei provvedimenti della Giunta regionale in favore dei poveri, degli anziani assistiti dalle Ipab e dei finanziamenti ad enti ecclesiastici, Opere pie, parrocchie e congregazioni religiose che sostengono i più deboli, ma registra l’impasse del Governo Lombardo”.
“Abbiamo chiesto al Governo regionale – si legge in una nota congiunta – un’alleanza strategica fra istituzioni e forze sociali per andare incontro ai più bisognosi, abbiamo chiesto un sistema capace di regolare il Welfare in Sicilia e la capacità di gestire l’emergenza finanziaria che stanno vivendo i cooperatori e per tutta risposta 28 milioni di euro vengono destinati per combattere vecchie e nuove povertà, senza nemmeno interloquire con quel mondo della cooperazione sociale e delle organizzazioni dei disabili, invitato dal presidente Lombardo a sospendere la mobilitazione generale del 3 dicembre scorso”.