Sisma Centro-Italia un anno dopo

ROMA – Porte aperte all’Ingv: a un anno dall’inizio della sequenza sismica Amatrice-Visso-Norcia e a pochi giorni dal terremoto di Ischia.
Oggi alle 11, a un anno dall’inizio della sequenza sismica di Amatrice-Visso-Norcia, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) apre le porte al pubblico e ai giornalisti per presentare i risultati del lavoro svolto dall’Istituto durante l’anno, quanto di nuovo è stato compreso sulla dinamica dei terremoti e come l’Ente intende impegnarsi nello studio della sismicità per essere sempre più al servizio della Nazione.
Quello appena trascorso, secondo un dossier presentato da Forza Italia alla Camera dei Deputati, sarebbe stato un anno di totale inerzia: “Il Centro Italia aspetta. A distanza di un anno dal sisma del 24 agosto  – si legge nel documento – lo scenario non sembra essere cambiato. Le macerie e i cumuli di cemento crollati sono ancora lì, presenti nella quotidianità di tutti coloro che aspettavano risposte concrete dai governi Renzi e Gentiloni che purtroppo si sono dimostrati profondamente incapaci”.
E ancora: “È triste constatare che a distanza di un anno sia stato raccolto solo l’8% dei cumuli di macerie; su 2,3 milioni di tonnellate ne sono state raccolte solo 176.600. Il resto si trova esattamente negli stessi punti in cui oltre al cemento sono crollate tutte le certezze di migliaia di nostri connazionali. Macerie che ancora impediscono il libero accesso ai centri storici delle varie località colpite, centri che solo un anno fa erano degli straordinari patrimoni nazionali e che ci auguriamo possano rivivere presto in tutto il loro splendore”.
L’appello lanciato dal Presidente della Camera, Laura Boldrini, affiché oggi sia una giornata di silenzio e riflessione in ricordo delle vittime, potrebbe cadere nel vuoto proprio perché le polemiche non sembrano finire”.
L’Unione europea ha espresso la sua vicinanza alle persone colpite dal terremoto attraverso il Presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani: “L’Europa è vicina alle aree terremotate del Centro Italia. Presto l’Europarlamento voterà uno stanziamento di 1,2-1,3 miliardi. Dai fondi strutturali l’Italia ha ottenuto altri soldi con un cofinanziamento solo del 5%. La commissaria Cretu agli Affari regionali è già stata nelle aree del sisma. A settembre verrà anche il commissario Ue alla Cultura Navracsis”.