Alta velocità in Sicilia, si cambia strada

PALERMO – Lo scorso 31 agosto la Giunta regionale ha espresso il proprio apprezzamento per la proposta contenuta nella nota dell’assessore regionale per le Infrastrutture e la mobilità relativa alla realizzazione del nuovo collegamento ferroviario Palermo-Catania e al documento “Potenziamento e riqualificazione dell’itinerario Messina-Catania-Palermo”.
Cambiano i contenuti del progetto, binario unico al posto del raddoppio tra Fiumetorto e Bicocca per la prima fase, i tempi (prima macrofase conclusa nel 2024, cioè 3 anni prima) e i costi (5,6 miliardi contro 6) rispetto al Contratto sottoscritto nel 2013.
La nuova proposta presentata da Rfi, nell’ambito dell’allegato “Connettere l’Italia: fabbisogni e progetti di infrastrutture” al Documento di Economia e Finanza 2017, assegna al raddoppio del collegamento Palermo-Catania lo stato di “Project review finalizzata a verificare i costi in relazione alla funzionalità attesa”, una classificazione che viene applicata, nel Def, a quei progetti non avviati che sono “suscettibili di ottimizzazione e riduzione di tempi e costi, per una maggiore sostenibilità economica e ambientale”.
La nuova proposta presentata da Rfi prevede – secondo quanto riportato nel documento dell’assessorato delle Infrastrutture e della mobilità – una prima macrofase che servirà a realizzare un nuovo binario semplice tra Fiumetorto e Bicocca, in affiancamento al binario storico esistente ed esercitato in entrambe le direzioni, in sostituzione del doppio binario tra Fiumetorto e Bicocca di circa 180 km e costo da 6 miliardi, come previsto dal contratto di programma.
Questa prima macrofase prevede anche il tratto a doppio binario tra Bicocca e Catenanuova, per 415 milioni, e vale complessivamente 3,9 miliardi di euro, si può realizzare entro il 2024 e permette tempi di percorrenza di 1 ora e 46 minuti.
Il dettaglio degli interventi dei lotti già finanziati è questo: lotto 6 Bicocca-Catenanuova (affidamento in corso, 415 milioni) con prima fase a singolo binario nel 2020 e secondo nel 2022; il lotto 5 Catenanuova-Dittaino (323,7 milioni, progetto definitivo da avviare nel 2017) e realizzazione entro il 2023; lotto 1 Fiumetorto-Montemaggiore (350 milioni, progetto definitivo da avviare) e realizzazione per il 2023; lotto 2 Montemaggiore-Lercara (560 milioni, progetto definitivo da avviare) e realizzazione entro il 2024. Altri due i lotti da finanziare: Lercara-Caltanissetta Xirbu (1,4 miliardi, realizzazione 2024) e Caltanissetta Xirbi-Dittaino (866 milioni realizzazione 2024). La nuova linea riguarderà i collegamenti relativi ai treni intercity e ai treni merci ad alto tonnellaggio tra Palermo e Catania. La seconda macrofase costerà 1,6 miliardi, realizzabile al 2027.
Quattro i punti evidenziati dal dipartimento delle Infrastrutture come “vantaggi condivisibili”: completamento prima macrofase per il 2024 rispetto al 2027 del precedente scenario; progressiva riduzione dei tempi di percorrenza in relazione al completamento di ciascun lotto funzionale e contestuale liberazione delle tracce sulla linea storica per servizio locale; mantenimento della linea esistente; riduzione di occupazione di nuovo suolo rispetto alla soluzione a doppio binario. Inoltre “un innegabile vantaggio consiste nel fatto che via sia un minore rischio che il collegamento veloce tra i capoluoghi rimanga incompiuto per criticità finanziarie connesse alla mancata assegnazione delle risorse per la realizzazione di tutte le tratte interessate dall’itinerario”.
Il via libera della Giunta è stato necessario nell’ottica della copertura finanziaria dei lotti, da inserire all’interno del Contratto di Programma Rfi-Mit 2017-2021, e nell’ottica di altre procedure da avviare.