PALERMO – L’efficienza della macchina burocratrico-amministrativa è l’elemento fondamentale che contraddistingue il buon andamento di un ente pubblico. Un apparato con procedure snelle e applicate scientificamente è l’obiettivo cui tutti gli amministratori siciliani dovrebbero puntare. Lo sa bene Giovanni Avanti, presidente della Provincia regionale di Palermo, che nei primi mesi della sua amministrazione è subito intervenuto con decisione per razionalizzare la struttura organizzativa di Palazzo Comitini.
Questo è uno degli argomenti affrontati nella seconda e ultima parte – la prima è stata pubblicata venerdì scorso – dell’intervista con il presidente Avanti, che punta i riflettori anche sulla situazione finanziaria della struttura e sugli equilibri politici all’interno della maggioranza.
Nei mesi scorsi avete riorganizzato l’assetto dirigenziale con l’intenzione di snellire la macchina burocratica e ottenere una maggiore efficienza. Che risultati ha riscontrato finora? Pensa che da qui alla fine del suo mandato possano esserci altre operazioni simili?
“Nel corso del primo semestre del 2009 è stata elaborata la nuova organizzazione della macchina amministrativa, varata a metà di quest’anno per conferire dinamicità ed efficienza ma anche per evidenziare responsabilità e compiti di gestione ancora più delineati e oggettivi. Grande beneficio ne avranno gli uffici dell’ente che potranno svolgere in modo più incisivo e veloce le loro funzioni e dialogare tra di loro secondo modalità più proficue. La suddivisione dell’ente in Aree risponde proprio a questa filosofia e nasce dalla necessità di rendere un servizio più puntuale alla comunità. Sicuramente, in corso d’opera potremo operare degli aggiustamenti che però non interesseranno la struttura generale dal momento che già in questi primi mesi di attuazione della riorganizzazione abbiamo potuto constatare la validità delle misure adottate”.
Le vostre finanze sono state scosse dal caso Ibs Forex, con un buco da 30 milioni di euro determinato da scelte fatte dalla passata amministrazione. Qual è, attualmente, lo stato delle casse dell’ente?
“La situazione finanziaria della Provincia regionale di Palermo, nonostante il caso dello scandalo Ibs Forex che ha comportato per l’ente una perdita di 30 milioni di euro, rimane sostanzialmente sana.
La politica di rigore che è stata sin quì promossa sotto il mio mandato rappresenterà una costante. In tema di gestione economico-patrimoniale è stata infatti adottata una politica di bilancio di riqualificazione e di contenimento della spesa corrente. La riduzione progressiva dei trasferimenti in nostro favore ci impone scelte avvedute e responsabili e, tra l’altro, i vincoli derivanti dal patto di stabilità hanno rafforzato questa esigenza. Ciononostante, siamo riusciti a operare investimenti e ad assicurare un corretto funzionamento della macchina amministrativa e di questo sono molto orgoglioso. Il mio modello è infatti quello della diligenza del buon padre di famiglia e resto convinto che saper amministrare consista principalmente nella capacità di saper spendere le risorse disponibili in funzione degli obiettivi prefissati”.
Il PdL Sicilia, poco dopo la sua costituzione in Consiglio, ha chiesto una verifica politica. Come si pone rispetto a questa richiesta?
“Ho subito dato la mia più ampia disponibilità alla legittima richiesta di una verifica politica e sono in corso gli incontri con i vertici dei vari partiti proprio per trovare i giusti equilibri e per confermare, ancora una volta, la linea generale dell’indirizzo politico che ho voluto promuovere e che si ispira al massimo dialogo, nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità”.