Palermo – In un Consiglio comunale rinnovato c’è già chi pensa al salto verso l’Ars

PALERMO – Sono già cinque i consiglieri comunali che hanno deciso di tentare subito una nuova avventura candidandosi alle elezioni regionali del 5 novembre. Non sarebbe certo una novità, quella del doppio incarico: già durante la scorsa consiliatura tra i banchi di Sala delle Lapidi sedevano Giuseppe Milazzo e Roberto Clemente, che erano anche deputati all’Assemblea regionale siciliana, mentre Teresa Piccione è ancora oggi deputata alla Camera.
Tornando all’attuale Consiglio, la rassegna inizia da Fabrizio Ferrara, che ha presentato la sua candidatura affiancato dal sottosegretario alla Salute Davide Faraone e dal segretario provinciale del Pd Carmelo Miceli. Ferrara ha trascorso l’ultima legislatura tra i banchi del Pd, è stato confermato alle amministrative di giugno nella lista del Movimento 139 ed è stato subito protagonista di un dissidio con la maggioranza orlandiana uscendo dall’Aula al momento di votare il confermato presidente del Consiglio Totò Orlando. Per la scalata a Sala d’Ercole Ferrara torna tra le fila del Pd.
Non ha forse ottenuto il riconoscimento politico che, si dice, avrebbe desiderato Antonino Sala, tra i più votati nei listini di Leoluca Orlando ma rimasto escluso dal rinnovo degli organismi consiliari: niente nomina a capogruppo né a presidente di una Commissione. Ora però Sala dovrebbe ritrovarsi nella lista “Arcipelago Sicilia-Lista dei territori” creata dal Professore a sostegno del candidato del centrosinistra Fabrizio Micari. “Competenza, fiducia, innovazione, solidarietà e passione – ha detto – saranno i riferimenti che guideranno questa nuova sfida. La lista ‘Micari presidente’ mi consente di continuare il percorso civico già intrapreso in Consiglio comunale. Sarà una campagna volta a ispirare una riflessione importante in tutti i siciliani: il cambiamento è possibile e deve partire da ogni singolo cittadino, dal modo di ciascuno di noi di pensare la Sicilia puntando soprattutto su innovazione, solidarietà e trasparenza”.
Nella stessa lista dovrebbe confluire l’ex capogruppo del Movimento 139 in Consiglio comunale Aurelio Scavone, che ha rinunciato a inseguire una conferma da consigliere per tentare l’ingresso a Palazzo dei Normanni.
Ha guadato il fiume Claudio Volante, eletto neanche quattro mesi fa con i Coraggiosi alle amministrative palermitane a sostegno del volto del centrodestra Fabrizio Ferrandelli e ora ufficialmente candidato tra le fila di Sicilia Futura-Pdr, e dunque a favore del rettore dell’Università di Palermo. “Con Ferrandelli – ha detto – si è rotto l’idillio in considerazione delle sue ripetute scelte individuali, che io definisco autolesioniste. Inoltre non ho gradito che ripetutamente abbia speso il nome dei Coraggiosi senza mai consultarmi e agendo con assoluta autonomia e secondo logiche che appaiono incerte e a volte incomprensibili. Probabilmente avrà avviato un percorso personale che risponde a esigenze proprie, a mio giudizio, non sempre coincidenti con quelle di chi lo ha votato. In questo suo pentimento non mi avrà accanto perché la mia guida è la coerenza e soprattutto la chiarezza nei rapporti che, devo dire, è mancata per sua volontà. Io continuo il mio mandato nel rispetto del ruolo che mi è stato assegnato con il massimo impegno”.
Ferrandelli, dunque, continua a perdere pezzi in Consiglio comunale, visto che Marianna Caronia, che pure aveva contribuito a creare la lista “Per Palermo con Fabrizio”, ha sbattuto la porta confluendo nel gruppo misto insieme a Sabrina Figuccia, ex di Forza Italia. La stessa Caronia si sarebbe messa a disposizione per rimpolpare una delle liste in appoggio al candidato governatore del centrodestra Nello Musumeci.
Sempre a sostegno di Micari, invece, si è candidato Francesco Paolo Scarpinato, mattatore assoluto delle liste orlandiane con 3.503 preferenze: un primato che non gli è bastato per avere un incarico a Sala delle Lapidi dopo che la lista con cui era stato eletto, Democratici e popolari, è stata “espropriata” dal Pd che ha creato un proprio gruppo consiliare con quattro dei cinque eletti. L’escluso è stato proprio lui, Scarpinato, che si è ritrovato a far gruppo da solo. Ora correrà con Alternativa popolare-Centristi per Micari. Lo slogan è già pronto: “La Sicilia nel cuore. Dio, Patria e Famiglia. Uniti per vincere”.