Ars, Cascio ribadisce il suo ruolo istituzionale

PALERMO – “Andiamo incontro al terzo governo in 20 mesi. Spero che i toni della politica si abbassino e si possa guardare con ottimismo alla stagione delle riforme”.
È quanto ha dichiarato il Presidente dell’Assemblea regionale siciliana Francesco Cascio nel corso dell’incontro con i giornalisti parlamentari per gli auguri di fine anno tenutosi ieri a Palazzo dei Normanni.
“Non sarà semplicissimo – ha detto Cascio – ma noi dobbiamo fare tutti uno sforzo in più rispetto al fatto che la Sicilia ora stia vivendo un momento di difficoltà e abbiamo il dovere di dare un segnale come classe dirigente per il cambiamento”. Sulle scelte del presidente della Regione Lombardo, Cascio mantiene le proprie posizioni super partes per abbassare i toni della polemica: “Il Presidente della Regione  ha autonomia decisionale – ha dichiarato – il quadro politico che lo ha eletto 20 mesi fa però era diverso rispetto a quello che sta nascendo in queste ore. Nonostante questo, che considero un incidente di percorso, mi sento di fare un tentativo per abbassare i toni della polemica e non contribuire ad accenderli”.
Sul proprio ruolo ha dichiarato: “Io sono fermo alla posizione di 20 mesi fa, altri hanno cambiato il quadro di maggioranza. Il mio ruolo non è politico ma istituzionale, e continuerà a esserlo”, ha aggiunto Cascio rispondendo alla domanda che, dopo il varo del Lombardo Ter, sarà probabilmente un presidente espressione di una minoranza. 
“Di fatto è così – ha osservato Cascio – ma non è colpa mia”.
Intanto oggi riaprono i battenti di Sala D’Ercole per una seduta tecnica. All’ordine del giorno di questa mattina infatti c’è la discussione di due mozioni ( nn. 164 e 165 ) sugli interventi per evitare la soppressione del reparto di chirurgia generale dell’ospedale di Taormina e sulle iniziative a livello centrale per il mantenimento del Crocifisso nelle scuole. Non è escluso che possano anche essere prese decisioni in merito alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della manovra di fine anno. Infatti l’Aula potrebbe decidere di stralciare l’art. 3, dopo che la scure del commissario dello Stato si è abbattuta sul disegno di legge “Interventi finanziari urgenti per l’anno 2009 e disposizioni per l’occupazione. Autorizzazione per l’esercizio provvisorio per l’anno 2010” (dl n. 499) approvato dall’ARS lo scorso 17 dicembre. ‘La disposizione impugnata è stata ritenuta in contrasto con gli articoli 3, 51, 97 e 117 lett. 1 della Costituzione, e con gli articoli 14 e 17 dello Statuto siciliano.
 
La norma impugnata riguarda il rinnovo immotivato, secondo il Commissario dello Stato , di 112 precari che hanno inviato una lettera di protesta al Commissario Alberto di Pace perchè non gli verrà rinnovato il contratto e considerano una “presumibile svista” l’intervento del Commissario. L’anno 2009 è in chiusura e, terminate le polemiche per il rinnovo degli assessori i prossimi obiettivi della Regione, una volta rinnovata la Giunta, saranno il caos dei rifiuti che “sarà risolto nel 2010″, ha dichiarato Lombardo nel suo messaggio  ‘di Natale, insieme con la semplificazione burocratica e il piano casa.