Imprese, 70 milioni di euro per innovare

PALERMO – Si chiuderà domani la finestra utile per presentare domanda per il bando di attuazione dell’Asse 3 Azione 3.1.1_02 del Po Fesr Sicilia 2014/2020 che mette a disposizione 70 milioni di euro a fondo perduto per aziende (singole o associate in Ats o Ati a prescindere dalla classe dimensionale di appartenenza, ad eccezione di distretti e reti di imprese) che vogliono investire nello sviluppo tecnologico.
Tra gli obiettivi principali, secondo quanto riportato sull’avviso pubblicato sul sito portale della Regione, ci sono “il sostegno alla creazione e all’ampliamento di capacità avanzate per lo sviluppo di prodotti e servizi mediante la concessione di agevolazioni sotto forma di contributi in conto capitale, sulla base di una procedura valutativa a sportello”. Un’azione che servirà per sostenere l’“upgrade tecnologico nei settori produttivi tradizionali” e promuovere “forme di collaborazione duratura e strutturata tra gruppi di imprese organizzate su base territoriale, settoriale e di filiera”.
Nella scelta dei progetti si darà priorità a quei modelli di “business che comportino un minore impatto ambientale o che siano caratterizzati da una gestione più sostenibile dal punto di vista ambientale”.
Tra i requisiti richiesti si prevede il possesso della capacità economico-finanziaria in relazione al progetto da realizzare che dovrà essere comprovata nella misura stabilita del 55%, nel caso di piccole imprese, o del 65% in presenza di piccole e medie imprese.
I progetti di investimento ammissibili, tra le altre cose, potranno riguardare diversi aspetti: la riduzione degli impatti ambientali dei sistemi produttivi; il supporto relativo all’adozione delle tecnologie chiave abilitanti nei processi produttivi; l’ampliamento della gamma di prodotti e servizi offerti focalizzandosi su quelli meno esposti alla concorrenza internazionale; l’adozione di nuovi modelli di produzione o innovativi; l’orientamento della produzione verso segmenti di più alta qualità; l’attivazione di relazioni stabili con altre aziende; il miglioramento dei tempi di risposta e di soddisfacimento delle esigenze dei clienti e il miglioramento della sicurezza delle impresa.
Le spese materiali ammissibili comprendono: terreni (importo non superiore al 10% della spesa totale ammissibile e soltanto se strettamente connesse alla finalità dell’intervento); opere murarie; impianti; macchinari e attrezzature. Le spese per investimenti immateriali riguardano, invece, brevetti, licenze, know how e altre forme di proprietà intellettuale, servizi di consulenza. La forbice del costo totale ammissibile del progetto è compresa tra 250 mila euro e 4 milioni di euro.
Gli aiuti sono concessi nella forma di contributi in conto capitale fino a una misura massima pari al 45% della spesa ritenuta ammissibile a seguito di valutazione in presenza di piccole e microimprese. In presenza di medie imprese la misura massima di contribuzione sarà del 35%. Il contributo non sarà cumulabile con altri finanziamenti pubblici, nazionali, regionali o comunitari.
Tutti i dettagli per partecipare si trovano negli allegati all’Avviso che si trovano online sul sito della Regione, oppure è possibile rivolgersi al servizio “insediamenti produttivi” del dipartimento Attività produttive della Regione siciliana.