Una card turistica per le isole minori

FAVIGNANA (TP – Una "Green credit card" con agevolazioni e servizi per i turisti delle isole minori, i cui proventi finanzieranno progetti di tutela ambientale e promozione culturale, specialmente nella bassa stagione. Èuno degli strumenti previsti dall’accordo firmato oggi nell’isola di Favignana tra Ancim (Associazione nazionale comuni isole minori) e Federalberghi in occasione di "Greening the Islands", la conferenza internazionale pensata per incrementare il turismo sostenibile nelle isole minori.
 
La carta, disponibile da marzo, darà diritto a sconti alberghieri, prenotazioni prioritarie dei traghetti, servizi turistici sulle isole e ingressi agevolati nelle iniziative organizzate.
 
L’accordo prevede anche il finanziamento di iniziative promozionali congiunte tra Ancim e Federalberghi per incrementare i flussi turistici fuori stagione, ad esempio organizzando esposizioni nelle strutture ricettive o creando supporti multimediali per valorizzare le risorse culturali e naturalistiche.
 
Tra le azioni in programma, anche quelle per il recupero delle risorse termali, dei sentieri e dei vecchi terrazzamenti, con percorsi turistici la cui fruizione sarà realizzata d’intesa con parchi o riserve marine.
"L’accordo è particolarmente significativo perché mette le basi per un’interazione tra istituzioni pubbliche e private sulle isole minori – ha detto Mario Corongiu, presidente di Ancim – puntiamo molto sulla diffusione della Green credit card come strumento di sensibilizzazione del turismo sostenibile".
 
"Per questo Federalberghi cercherà di utilizzare nelle proprie strutture sistemi sostenibili, come le fonti rinnovabili. È un punto di partenza", ha detto Christian Del Bono – presidente Federalberghi Isole Minori Sicilia.
 
L’iniziativa, che proseguirà domani, ha ricevuto il patrocino della Commissione Europea, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, di Unesco e del Comune di Favignana. Paradossalmente, secondo quanto emerso dalla prima giornata dei lavori, il nostro Paese è il più avanzato sul fronte della sostenibilità ambientale, ma non ne beneficia come potrebbe: molte delle tecnologie utilizzate, come gli impianti di dissalazione alimentati con pannelli fotovoltaici, per fare un esempio, sono italiani, ma vengono utilizzate all’estero e non in Italia, per problemi burocratici o perché mancano ancora i decreti attuativi.