I numeri della catastrofe economica in Sicilia

PALERMO – Il dato più recente risale a ieri pomeriggio e vede la Sicilia tra le regioni del Sud come quella che soffre di più, nonostante il Pil del Mezzogiorno cresca più di quello del Centro – Nord. Nell’isola, infatti, il Prodotto interno lordo nel 2016 si è fermato allo 0,3% mentre il rischio povertà è il più alto d’Italia, con una percentuale del 39,9%. Emerge dal Rapporto Svimez 2017. 
A guardare poi alla situazione complessiva dell’Europa, la Sicilia fa percepire un clima da catastrofe economica
Il livello del Pil dell’Ue-28 nel 2016 ha toccato un nuovo record: 14.904 miliardi di euro. L’Europa a 28 Paesi con le sue 276 “unità territoriali” (nuts 2) presenta una distribuzione di tale ricchezza molto variegata. Nella nostra Isola, a fronte di una media Ue di 29.000 euro pro capite, si portano a casa solo 16.000 euro nel 2015 contro i 35.900 euro in Lombardia.
Questi dati, che troverete domani in edicola nell’inchiesta sul Quotidiano di Sicilia, fanno emergere in maniera macroscopica i deficit della nostra Isola nei confronti delle altre realtà comunitarie guardando, ad esempio, la percentuale di popolazione tra i 25 e i 64 anni in possesso di un diploma di terzo livello: nell’Isola la performance si ferma al 13,1% nel 2016, contro Inner London West che ottiene un 74,8%. La percentuale di capitale umano coinvolto nel progresso scientifico e tecnologico è pari al 27,1% della popolazione attiva, nel Lazio è il 38,4%, in Lombardia il 38,7%.