Guardando ancora all’interno del bilancio dell’Ars, reca scandalo l’aumento del costo del personale da 36,3 a 39,7 milioni, e quello di spesa per collaboratori esterni (720 mila euro). Ancora più scandaloso è il concorso per 12 posti, quando l’Ars ha un eccesso di personale strapagato: si pensi che un usciere anziano percepisce 127 mila euro lordi all’anno.
L’Ars ha approvato nella seduta del 17 dicembre, una legge con la quale è stato autorizzato l’esercizio provvisorio, fino al 31 marzo, ma, contestualmente, sono state deliberate spese per 128 milioni, quasi tutte destinate a stipendi, compensi e a formazione professionale. Spese inutili e improduttive, a meno che non si considerino ammortizzatori sociali. In questo caso, la legge inganna i cittadini perché non dice con chiarezza che con i loro soldi, anziché produrre servizi, si fa assistenza e beneficenza.
Diamo atto al Presidente dei siciliani, Raffaele Lombardo, che ha seguito la tabella di marcia come un Normanno, con puntualità e senza alcun ritardo. Chiude l’anno con i dodici assessori in sella e le relative deleghe loro attribuite. Chiude l’anno con i nuovi 26 dg, due dei quali hanno l’incarico doppio in attesa dei nuovi titolari. Questi 26 dg, unitamente ai 17 dg della Sanità, formano il più alto livello dirigenziale cui è affidata la responsabilità da parte del Governo di raggiungere gli obiettivi fissati. Essi hanno l’onere e l’onore di modernizzare in tempi brevissimi la Regione, in modo da tagliare con il macete tutte le procedure e con esse tutte le sacche di perdita di tempo che nullafacenti o incapaci creano ad hoc per trarre profitto personale.
Pubblicheremo frequentemente foto e nomi dei quarantacinque dg in modo che l’opinione pubblica siciliana sappia individuare con chiarezza le loro responsabilità e, con esse, chi fa bene e chi fa male. Indicheremo, soprattutto, come è nostra abitudine, il rispetto del crono-programma che ognuno di essi deve attuare, nonché il Piano industriale di ogni Dipartimento, Azienda ospedaliera e Azienda sanitaria provinciale, senza del quale una struttura non è organizzata né può funzionare in modo efficiente ed efficace.
Intanto, auguri a Lombardo, ai dodici apostoli e ai 45 dg, perché servano bene i siciliani da cui hanno ricevuto il mandato e dai cui soldi traggono i propri emolumenti.