L’onorevole Cateno De Luca assolto tra gli applausi della gente

MESSINA – Agli arresti domiciliari dopo tre giorni dall’elezione all’Ars per un’accusa di evasione fiscale (leggi qui l’articolo), il deputato regionale siciliano del Centrodestra Cateno De Luca si è presentato oggi in Tribunale a Messina dove è stato assolto in relazione a un altro procedimento penale in corso a suo carico, legato al "sacco edilizio di Fiumedinisi".
 
Alla lettura della sentenza c’è stato un boato per le urla di gioia da parte di circa 150 persone, che stavano dentro e fuori l’aula del tribunale di Messina, che hanno così accolto la notizia dell’assoluzione, che ha riguardato l’accusa di abuso d’ufficio, mentre risultano prescritti gli altri due reati contestati, ovvero tentativo di concussione e falso in atto pubblico.
 
Il procedimento per cui era sotto processo De Luca cominciò per presunti reati commessi tra il 2004 e il 2010 all’interno di un programma di opere di riqualificazione urbanistica e incentivazione dell’occupazione (contratto di quartiere II) a Fiumedinisi, in provincia di Messina, comune di cui era sindaco. De Luca venne arrestato nel giugno 2011. Secondo l’inchiesta della Procura messinese l’ex sindaco avrebbe stravolto il programma per favorire imprese edilizie della sua famiglia.
I fari della Procura erano stati puntati sulla costruzione di un albergo con annesso centro benessere da parte della società "Dioniso" e la realizzazione di centri di formazione permanente del Caf "Fenapi", oltre all’edificazione di 16 alloggi da parte della coop "Mabel".
 
”Ora vado alla Regione anche contro Salvini che su di me ha dato dei giudizi falsi”, ha detto dopo la sentenza De Luca. Il deputato era accompagnato dalla moglie e dopo la lettura della sentenza si è commosso, tra le lacrime ha alzato le dita a V, il segno della vittoria, prima di essere portato via dai Carabinieri per tornare nell’abitazione dove si trova ai domiciliari.
"In questo tribunale ci sono giudici onesti e altri meno. Ho sempre denunciato il verminaio e continuerò a farlo", ha detto dopo la sentenza di assoluzione il deputato regionale, aggiungendo poi in un video su Facebook: "Non so se rinuncerò alla prescrizione e andrò avanti in appello. Ho subito in 7 anni 15 procedimenti penali, sono stato assolto o le accuse sono state archiviate. Voglio la giustizia giusta ed essere assolto”