Cyber monday, attenzione alla sicurezza e alle operazioni con i Pos

CATANIA – Se non fosse bastato il Black Friday, c’è pure il Cyber Monday a prolungare le emozioni di uno shopping all’ultimo sconto. Tuttavia, non dimentichiamo il problema della sicurezza, specialmente quando le operazioni di pagamento avvengono attraverso carte di credito e bancomat e quindi con i terminali Pos dei negozianti.
 
Secondo le analisi di FireEye, multinazionale che si occupa di sicurezza informatica, i cyber-criminali sono dietro l’angolo, “pronti ad approfittare dell’intenso periodo di shopping durante le festività natalizie” – spiega l’analista David Mainor – e le operazioni destinate agli ambienti Pos rimangono un vettore di attacco ampiamente utilizzato che rende vulnerabili i dati dei consumatori e dei negozianti”.
 
Come si può ridurre il rischio per i titolari di carte e per i dati finanziari delle organizzazioni? Dipende dai negozianti. Loro infatti, secondo Mainor, “dovrebbero garantire che la funzionalità dei sistemi Pos sia limitata al minimo necessario per elaborare le transazioni, che le aree di rete con questi dispositivi siano adeguatamente segmentate e che il loro traffico di rete sia adeguatamente analizzato. Questi problemi richiedono che le organizzazioni diano priorità alla sicurezza tutto l’anno ma è fondamentale che i rivenditori considerino attentamente la sicurezza dei dati durante il Black Friday o il Cyber Monday, i giorni di shopping più affollati dell’anno”, conclude Mainor.
 
Per i consumatori, quindi: occhio al circuito bancario, occhio ai tempi in cui il terminale elabora la transazione e restituisce il consueto scontrino, occhio alle ricevute delle operazioni, occhio all’estratto conto della propria carta o bancomat: si è sempre in tempo, facendo attenzione qualche giorno dopo gli acquisti, a cogliere qualcosa che non va e a segnalarla immediatamente alla propria banca. Infine, avere sempre attivo un sms automatico (spesso è un servizio gratuito della banca) che arriva sul proprio cellulare ad ogni operazione eseguita, può essere un primo strumento per verificare che l’acquisto sia effettivamente avvenuto in quel momento e per volontà propria… e non di qualcun altro.