In crescita il clima di fiducia e l’acquisto dei beni durevoli

PALERMO – La nota congiunturale della Banca d’Italia sulla situazione economica della Sicilia presentata a fine novembre rileva un lieve aumento dell’occupazione. Nel primo semestre dell’anno in corso il tasso percentuale è lievemente cresciuto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+0,3 %; 0,7 nel Mezzogiorno e 1,1 per l’Italia), anche se il numero di occupati rimane sensibilmente inferiore ai valori del periodo precrisi.
 
All’aumento del numero di occupati in agricoltura e nell’industria si è contrapposta la forte riduzione nel settore delle costruzioni. Nel terziario il numero dei lavoratori è aumentato debolmente, con il contributo positivo soprattutto del comparto alberghiero e della ristorazione.
 
Come nello scorso anno l’occupazione è diminuita per gli uomini, mentre è continuata la crescita del numero delle lavoratrici; la dinamica occupazionale è stata favorevole per gli individui con 55 anni o più e per i laureati. Si sono ridotti nuovamente gli occupati autonomi a fronte di un aumento dei dipendenti e, in relazione alla tipologia di orario previsto, sono cresciuti solo gli occupati con contratto a tempo pieno.
 
In base ai dati diffusi dall’INPS, per i dipendenti nel settore privato non agricolo nei primi otto mesi dell’anno le assunzioni nette, che tengono conto delle cessazioni e delle trasformazioni, sono aumentate rispetto allo stesso periodo del 2016, sostenute maggiormente dalla crescita dei nuovi rapporti di lavoro a termine; anche quelle a tempo indeterminato hanno registrato un saldo positivo dopo la forte riduzione dell’anno precedente.
 
Nella media del primo semestre del 2017 il tasso di occupazione per la popolazione tra 15 e 64 anni è leggermente cresciuto su base annua (40,5 per cento; 57,7 la media nazionale). Le persone in cerca di occupazione sono aumentate, riflettendo un’accresciuta partecipazione al mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione continua così a rimanere su livelli elevati (22,0 %); nel confronto con le altre regioni italiane è superato solo dalla Calabria ed è quasi doppio rispetto alla media nazionale (11,5 %).
 
La nota della Banca d’Italia rileva come, nel corso del 2017, il clima di fiducia dei consumatori osservato per il Mezzogiorno è rimasto favorevole e in linea con quanto rilevato nel biennio precedente; dopo una flessione nei mesi primaverili l’indice ha ripreso vigore. In particolare, la crescita della domanda di beni durevoli ha trovato nuovamente conferma nel mercato delle automobili.
In base ai dati forniti dall’Associazione nazionale filiera industria automobilistica (ANFIA), nei primi nove mesi dell’anno sono aumentate le immatricolazioni di autovetture (1,2 %). Nel primo semestre dell’anno la crescita delle compravendite di immobili residenziali, pari al 6,5 %, èstata in linea con quella registrata nella media nazionale.
 
L’andamento positivo delle transazioni continua a non essere sufficiente a invertire la tendenza negativa delle quotazioni. La crescita del credito erogato da banche e società finanziarie alle famiglie consumatrici si è rafforzata: a giugno i finanziamenti sono aumentati su base annua del 2,7% ed hanno riguardato sia i prestiti personali che la cessione del quinto dello stipendio.
 
Anche l’ammontare dei prestiti finalizzati all’acquisto di abitazioni ha continuato a crescere, ma le nuove erogazioni, pur essendo rimaste superiori ai rimborsi, si sono ridotte lievemente dopo un triennio di forte espansione. Il costo dei mutui è rimasto sostanzialmente invariato.