PALERMO – Si è messa in moto a Palazzo dei Normanni la macchina dell’accoglienza dei nuovi 70 deputati che si insedieranno ufficialmente nel giorno della prima seduta a Sala D’Ercole, prevista per il prossimo 15 dicembre. Per gli adempimenti di rito gli uffici dell’Ars saranno a disposizione oggi e domani per effettuare foto ed accrediti dei deputati e dei loro assistenti. Al piano parlamentare, in Sala Rossa e Sala Gialla, avverrà la prima presa di contatto tra i parlamentari e i responsabili dei vari uffici e verrà anche consegnato il tesserino che servirà per le votazioni in Aula.
Ad ogni deputato saranno consegnati due inviti per ospiti che vorranno partecipare alla seduta d’insediamento del 15 dicembre, che sancirà l’apertura della XVII legislatura. Completati anche i lavori nella Sala D’Ercole, risistemata con le modifiche agli scranni.
Intanto, l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, ha detto che vuole mettere mano ai conti fin da subito. “Noi stiamo facendo un’operazione di verità sui conti 2017 per potere informare il Presidente, la Giunta e il Parlamento della situazione economico-finanziaria”. Ed ha aggiunto “Bisogna partire dalla gravissima omissione della mancata adozione del bilancio consolidato al 30 settembre – ha spiegato – che ha fatto in modo che scattasse la sanzione con il blocco di tutti i rapporti negoziali con dipendenti a tempo determinato con effetti evidenti su una Regione che, a partire dai forestali, adotta lo strumento del contratto esterno”. Per risolvere questa situazione Armao incontrerà il Ragioniere generale dello Stato.
Un altro degli obiettivi di Armao è lo snellimento della burocrazia. “È uno dei punti del nostro programma come la riduzione dei tempi dei pagamenti alle imprese. Vogliamo adottare queste misure immediatamente”. Armao ha anche detto che una volta trovata la soluzione tecnica la Giunta predisporrà un apposito ddl sulla delegificazione o con un intervento legislativo che metta mano all’attuale impianto normativo che risale al 2011 e che “sconta i ritardi di una regione – ha concluso Armao – che ha omesso di adeguarsi ai principi della riforma della pubblica amministrazione statale”.
La lentezza della burocrazia è costata 20 milioni di euro alla Regione. Una sentenza del Cga ha infatti obbligato l’ente a risarcire la New Energy Srl che nel 2006 aveva richiesto l’autorizzazione unica per la realizzazione di un impianto di energia elettrica da biomasse a Modica, in provincia di Ragusa. Avrebbe potuto usufruire di un finanziamento europeo ma l’autorizzazione è arrivata quattro anni dopo e l’azienda ha perso il finanziamento. Sicindustria ha studiato i ritardi nei procedimenti autorizzativi. Sono stati visionati oltre 100 decreti, pubblicati nei siti del dipartimento regionale dell’Energia, dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti. I dati fanno riferimento a circa 85 provvedimenti soffermandosi sull’oggetto della richiesta (autorizzazione unica, Via, Aia). Per quanto riguarda l’autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, il tempo massimo è di 180 giorni. Sono stati esaminati 22 casi. Il tempo medio in Sicilia è di 1.733 giorni (4,75 anni), circa dieci volte il tempo massimo. Entro i termini solo il 9% dei casi esaminati. Per la procedura di valutazione d’impatto ambientale (Via) l’ipotesi di tempo massimo è 210 giorni. Su 29 casi il tempo medio rilevato è stato di 1.065 giorni (quasi tre anni), circa cinque volte il tempo massimo. Nel 2016-2017 il tempo medio riferito alle autorizzazioni è aumentato a 1.211 giorni. Entro i termini solo il 10% dei casi esaminati. Per l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia), l’ipotesi di tempo massimo è di 180 giorni. Su 29 casi il tempo medio rilevato è di 1.166 giorni (più di 3 anni), circa 6,5 volte il tempo massimo ipotizzato. Entro i termini solo il 3,4% dei casi esaminati. Una situazione drammatica che solo una riforma dei procedimenti burocratici può snanare.
Intanto il primo ddl della Giunta Musumeci riguarda la modifica della denominazione dell’assessorato regionale alla Funzione pubblica e delle autonomie, aggiungendo la competenza sulle isole minori.
“È intendimento del governo – si legge nella relazione allegata al ddl – attenzionare la realtà delle isole minori, procedendo a una organica soluzione delle esigenze isolane”. “Per tale motivazione” vengono attribuite all’assessorato “la promozione, la programmazione e il coordinamento delle isole minori”.
Si tratta di un ddl di natura ordinamentale “che interviene – scrive il Governo nella relazione – esclusivamente sul piano organizzativo delle strutture regionali senza ulteriori nuovi oneri a carico del bilancio regionale”. Al testo è allegato il parere favorevole della Ragioneria generale, in quanto il ddl “non genera alcun onere finanziario aggiuntivo”.