Prestazioni sanitarie, si registra un miglioramento in Sicilia

PALERMO – Migliora, in generale, la qualità dell’assistenza sanitaria nelle Regioni meridionali, anche se resta un divario di prestazioni tra il Nord ed il Sud dell’Italia: un notevole miglioramento si è registrato in Sicilia, mentre situazioni di forte criticità si rilevano ancora in Molise e Campania. Lo ha evidenziato Mario Braga dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), presentando oggi il Piano Nazionale Esiti (PNE) 2017.
 
Prestazioni sanitarie, ridotto il divario tra Nord e Sud
 
"Il divario tra Nord e Sud dal punto di vista della qualità delle prestazioni sanitarie – ha spiegato Braga – si è ridotto. Ad esempio, un miglioramento per vari indicatori si è rilevato in Puglia, Calabria e Sardegna. Un miglioramento particolare, poiché sistemico, si è visto poi in Sicilia. Situazioni di maggiore criticità e resistenza si rilevano ancora, invece, in Molise e Campania". Ciò vuol dire che "è migliorata l’equità nell’accesso al sistema sanitario, anche se le differenze tra le regioni purtroppo restano ed in alcuni casi – afferma – sono inaccettabili". È il caso della migrazione sanitaria: "In Calabria, dove pure si sono registrati miglioramenti, ad esempio – evidenzia – il 50% delle donne si trasferisce fuori Regione per la cura del tumore al seno, mentre in Campania c’è una forte ‘migrazione’ fuori dalla Regione per gli interventi relativi alle protesi".
 
Passi avanti anche rispetto agli interventi di parto cesareo: "Il numero di interventi si è ridotto in Basilicata, Sicilia e Calabria, mente i cesarei sono ancora troppi in Campania". In generale, ha commentato Braga, "gli indicatori sanitari sono in miglioramento o stabili negli ultimi 5 anni e questo è positivo perché dimostra che la capacità assistenziale del Servizio sanitario nazionale ha tenuto, nonostante le preoccupazioni legate alla crisi economica ed ai Piani di rientro regionali".
 
Insomma, nonostante le pur sempre presenti criticità, il sistema "tiene": "Quanto ai consigli da dare ai cittadini – ha concluso Braga – i comportamenti e le scelte possono essere orientati considerando il criterio del volume di interventi effettuati dalle strutture ai fini della scelta di dove eseguire un intervento".
 
L’ultimo esempio virtuoso: prenotazioni con whatsapp all’ospedale Giglio di Cefalù
 
Restando in tema di virtuosismi sanitari, partirà l’8 gennaio il servizio di prenotazioni mediante whatsapp della Fondazione Giglio di Cefalù. È stata attivata una linea dedicata corrispondente al numero 335 7888606 a cui gli utenti potranno inviare la richiesta del medico di medicina generale e attendere la risposta con la data e l’ora della prenotazione. "Mettiamo a disposizione dei cittadini – ha detto il direttore generale Vittorio Virgilio – nuove tecnologie e strumenti che possono facilitare e velocizzare l’accesso alle prestazioni". A novembre del 2015 erano state attivate le prenotazioni online dal portale ospedalegiglio.it che in due anni hanno superato le 30 mila richieste. Entrambi i servizi sono gestiti dal cup della Fondazione.