Una cabina di regia per le incompiute

PALERMO – La Regione prova ad aprire, con molta cautela, il capitolo polveroso delle incompiute, che da anni fanno registrare numeri record nell’Isola: 159 nell’ultima rilevazione del dipartimento, un quinto del totale nazionale che vale mezzo miliardo di spesa mentre serviranno ancora 300 milioni di euro necessari per completarle, almeno sulla carta. Nei giorni scorsi Musumeci ha annunciato la creazione di una cabina di regia con funzioni consultive che si riunirà periodicamente, presso la Presidenza della Regione Sicilia, con l’obiettivo di poter accelerare lo sblocco di alcune delle opere incompiute nell’Isola.
 
Il gruppo di lavoro sarà composto da un rappresentante di ogni Genio civile, della Presidenza della Regione ed esperti del settore. Un progetto di grande respiro che, secondo il neo governatore, potrebbe portare dei benefici economici e infrastrutturali di valore. “Se nei prossimi mesi – ha spiegato il presidente della Regione – riuscissimo ad avviare anche solamente il 10% dei cantieri di lavoro, che per vari motivi sono bloccati, contribuiremmo a rimettere in moto dai 400 ai 500 milioni di euro, con un’enorme ricaduta sull’occupazione regionale, oltre al completamento di opere importanti”.
 
Un piano che potrebbe alleggerire il peso che le incompiute rivestono sull’economia isolana e rilanciare, allo stesso tempo, il comparto edilizio e fornire nuove e preziose infrastrutture al territorio. L’elenco delle incompiute isolane, realizzato dal dipartimento regionale tecnico e poi confluito nell’Anagrafe delle Opere pubbliche incompiute di interesse nazionale, costituta già nel 2013 sotto l’egida del ministero delle Infrastrutture, è una geografia dello spreco regionale: impiantistica sportiva, arterie stradali, infrastrutture idriche, scuole e case per anziani. Un campionario incredibile e costoso.
 
Nell’elenco delle 159 incompiute ce ne sono 5 al 100%, mancano solo le ultime autorizzazioni, ma oltre due terzi ha una percentuale di lavori eseguiti inferiore alla metà. Nella fascia che procede dallo 0 al 50% si rintracciano ben 100 opere che valgono 284,3 milioni di euro. Ce ne sono sei, in particolare, che sono ancora all’anno zero: tra le criticità evidenziate ci sono la carenza di fondi e le difficoltà di ordine procedurale.
 
Nel blocco delle opere completate con i lavori compresi tra il 50 e il 99% se ne trovano 54 per un valore complessivo di circa 230 milioni di euro. Per completarle, stando alla tabella redatta dal dipartimento, servono ancora 56,3 milioni. Distribuendo le opere per percentuale di avanzamento, è possibile attestare che ci sono 14 infrastrutture, per un costo complessivo di 125 milioni euro, nella fascia inclusa tra 80 e 99,9%, che attendono ancora 4,7 milioni per la definitiva chiusura, altre 12 si trovano nella fascia di avanzamento inclusa tra 60 e 79,9% e 28 si piazzano in quella immediatamente inferiore, cioè fino ad almeno la metà dell’avanzamento.
 
Per Musumeci è anche tempo di riorganizzazione. “Dobbiamo fare un percorso comune – ha spiegato – e non è immaginabile che il Genio civile abbia una marcia diversa dal governo. Vedremo di risolvere le difficoltà di risorse umane e strumentali che mi avete segnalato e per questo è mia intenzione visitare gli uffici per rendermi conto delle strutture e del grado di motivazione del personale”.