Sicilia seconda per certificati medici dei dipendenti pubblici

PALERMO – “Mal di Pa”: nel 2016 ad esserne stati “affetti” sono stati 185.085 lavoratori siciliani (ovvero il 10,2% dei lavoratori complessivamente coinvolti, di cui 117.415 donne e 67.670 uomini). Si tratta del terzo valore maggiormente elevato a livello nazionale: infatti, numeri superiori si osservano solo in Lombardia (227.492) e Lazio (210.196). Ad ogni modo, si tratta di regioni con il maggior numero di lavoratori impiegati in ambito pubblico: in particolare, nel Lazio si concentrano tutti i dipendenti delle amministrazioni centrali. Complessivamente, a livello nazionale 1,8 milioni di lavoratori pubblici ha presentato almeno un evento di malattia nel corso del 2016.
 
Questi sono alcuni dei dati contenuti all’interno dell’aggiornamento diffuso recentemente dall’Istituto nazionale di previdenza sociale. Addirittura la Sicilia sale in seconda posizione per numero di certificati di malattia presentati: infatti, si parla di 788.475 certificati. Solo il Lazio presenta un numero superiore di certificati di malattia (837.210). In questo caso, la Lombardia scivola in terza posizione con 718.272 certificati. A seguire troviamo la Campania (698.424), l’Emilia Romagna (415.391) e il Veneto (386.391).

I lavoratori pubblici siciliani sono i più cagionevoli d’Italia in assoluto: infatti, proprio nella nostra regione è possibile osservare il numero maggiormente elevato di eventi per lavoratore malato, ammontanti a quota 4,26; a seguire troviamo Lazio (3,98), Campania (3,95) e Calabria (3,82). Il numero medio di eventi di malattia verificatisi nel corso dell’anno si ottiene dal rapporto tra il numero di certificati medici emessi e numero di lavoratori con almeno un evento di malattia.
 
Il Trentino Alto Adige è la regione più salubre: infatti, i 48.788 dipendenti pubblici – considerando solo quelli assenti almeno una volta per malattia – si sono ammalati mediamente 2,67 volte nel corso del 2016 (dunque, i colleghi siciliani si sono ammalati il 60% in più).
Specifichiamo inoltre che la Sicilia è tra le quattro regioni in cui il numero di certificati di malattia è aumentato tra il 2015 e il 2016: infatti, si è passati da quota 776.742 del 2015 a 788.475 del 2017 (ben 11.733 certificati in più). In generale, le regioni che registrano un incremento del numero di certificati di malattia si trovano tutte nel Mezzogiorno: infatti, troviamo Calabria (+18.820), Puglia (+15.123) e Campania (+11.775).
 
Il trend generale è quello di decremento: a livello nazionale, nel 2016 sono stati presentati 1.999 certificati di malattia in meno, il Lazio è la regione con il decremento maggiormente sostenuto (-23.016).
 
Infine, nel contesto regionale colpisce anche il confronto con il settore privato. Infatti, sebbene il numero lavoratori che nel corso del 2016 ha presentato almeno un evento di malattia sia stato più contenuto – per ovvi motivi legati alle dimensioni delle due categorie – in ambito pubblico rispetto al comparto privato (rispettivamente 185.085 e 197.878), questi ultimi presentano una quantità di eventi di malattia assai più contenuta: infatti, i dipendenti del settore privato hanno presentato 663.698 certificati, oltre centomila in meno rispetto ai dipendenti pubblici (788.475). Di conseguenza, più contenuto risulta anche il numero di volte in cui i dipendenti privati si sono ammalati mediamente nel corso dell’anno (3,35).