LONDRA – L’accordo di massima fra Gran Bretagna e Unione europea sul periodo di transizione dopo l’effettiva uscita di Londra sarà raggiunto i “prima della fine di marzo”: lo ha dichiarato il Segretario alla Brexit britannico, David Davies.
“Sono tranquillo sulla transizione perché la mia preoccupazione principale rimane quella delle relazioni future, che sono la cosa importante e ciò su cui la gente ci giudicherà” nei decenni a venire, ha spiegato Davis nel corso di un’audizione parlamentare in cui ha ammesso tuttavia che la struttura dell’accordo di transizione rimane oggetto di un aspro dibattito.
L’accordo di transizione, ha ricordato Davis, rimane tuttavia essenziale per dare ai governi e alle imprese il tempo di adattarsi alla situazione futura che si verrà a creare dopo il marzo del 2019: nel biennio successivo (l’intesa dovrebbe arrivare al 2021) “verrà replicato in grande misura il funzionamento del mercato unico e dell’unione doganale”, e Londra rimarrà soggetta alla Corte di Giustizia europea.
Davis ha infine ammesso che durante il periodo di transizione la Gran Bretagna si troverebbe di fatto a dover obbedire alle regole imposte dall’Ue senza poter avere voce in capitolo, e che continuerebbe a contribuire alle casse dell’Ue per l’accesso al mercato unico – ma non più in regime di accordo definitivo e permanente.
Infine, il Segretario ha tranquillizzato tutti i cittadini dell’Ue residenti in Gran Bretagna, assicurando che il governo si prenderà cura di loro anche in caso di mancata intesa: “è una questione morale”, ha concluso.
Intanto, l’Unione europea ha deciso formalmente di spostare un centro di sorveglianza satellitare dalla Gran Bretagna in Spagna, allo scopo di “garantire la sicurezza” una volta consumata la Brexit.
Il sito di backup per il controllo della costellazione “Galileo”, che si trovava nella base britannica di Swanwick, verrà spostato a Madrid; il centro principale rimarrà in Francia. Av regime la costellazione Galileo (la risposta europea al sistema Gps statunitense) avrà in orbita trenta satelliti entro il 2020.