Evasori bolletta energia elettrica, paga il conto chi è in regola

ROMA – L’Arera, autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ha stabilito come ripartire fra tutti gli utenti del servizio elettrico gli oneri generali di sistema, una parte parafiscale della fattura elettrica, non pagati dai consumatori morosi.
Un provvedimento pubblicato attraverso la delibera varata lo scorso 1 febbraio. Si tratta delle imposte che le imprese elettriche, in qualità di sostituto d’imposta, fino ad oggi pagavano allo Stato anche per quei loro clienti che non le avevano versate. Situazione che aveva portato alla chiusura di alcune aziende (Esperia e Gala fra le più note).
 
Lo Stato aveva a suo tempo fatto una riforma sugli oneri di sistema e l’Arera ha provveduto di conseguenza. “Una socializzazione di una fetta degli insoluti” scrive Confindustria. “La vicenda – commenta Vincenzo Donvito, presidente dell’Aduc, associazione per i diritti degli utenti e consumatori – è preoccupante e sintomatica nello stesso tempo. Preoccupante perchè ogni utente non ha certezza su quelli che sono i costi del servizio che acquista. Quanti sono gli oneri fiscali dei morosi che gli verranno caricati sulla bolletta? Per quanto tempo? E, visti gli andazzi diffusi dello Stato in materia, si ricorderanno di levarli o farli diminuire quando avranno soddisfatto lo specifico prelievo fiscale, oppure semplicemente li lasceranno lì o si trasformeranno in qualcos’altro?”.
 
L’esempio più lampante è quello della fiscalità della benzina, dove ancora oggi i contribuenti pagano oneri fiscali per la guerra d’Abissinia del periodo fascista del secolo scorso, grida vendetta. “Sintomatica, – aggiunge Donvito – perchè lo Stato dimostra per l’ennesima volta la sua arroganza nei confronti dei cittadini. Perchè un utente che paga le proprie utenze deve farsi carico della fiscalità di chi non paga la stessa e i consumi? Perchè lo Stato è incapace, attraverso la giustizia e la sua applicazione, di avere leggi che consentano facilmente e con burocrazia e costi minimi per i creditori di far pagare i morosi”.
 
Non solo, ma questa situazione diventa un esempio che sempre più utenti seguono: “Tanto non mi fanno nulla”. Per l’ennesima volta la giustizia quindi, secondo l’associazione dei consumatori, dimostra di essere uno dei punti più deboli del sistema nazionale, debolezza che come conseguenza porta a situazioni come questa. E intanto gli utenti e i consumatori pagano. Si stima attorno al miliardo di euro l’insoluto totale delle bollette elettriche non pagate dai morosi, ovvero da coloro i quali evadono la fattura della corrente. Al posto loro, per l’appunto, i contribuenti in regola ne dovranno coprire una parte.
 
Il costo della bolletta elettrica è composto essenzialmente da quattro voci: spesa per la materia prima energia, spesa per il trasporto e la gestione del contatore, imposte varie (iva e accisa) e la spesa per gli oneri di sistema. Questi oneri, detti anche oneri parafiscali sono, in pratica, una “tassa” presente su ogni bolletta della luce che il consumatore va a pagare affinchè si finanzino altre opere come le energie rinnovabili, il bonus elettrico ed i costi per lo smantellamento delle centrali nucleari. Diverse aziende elettriche in questi ultimi anni erano entrate in crisi, e qualcuna aveva addirittura dovuto chiudere i battenti, al momento di saldare ai fornitori alcune voci parafiscali della bolletta che erano state fatturate ai consumatori ma non erano state mai incassate. Altre aziende erano state invece colpite da politiche commerciali poco indovinate.