Ponte sullo Stretto, realtà più vicina

Varapodio (RC) – E’ stato questo piccolo comune calabrese, situato ai piedi dell’Aspromonte e a due passi dal mar Tirreno, vicino alla  confluenza del fiume Marro (l’antico Metauro) e del torrente Calabrò, la sede  del convegno per la presentazione del ponte sullo Stretto tra Reggio e Messina svoltosi lunedì scorso. Tra i  relatori il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il senatore Altero Matteoli, il presidente dell’Anas e amministratore delegato della Società Stretto di Messina Pietro Ciucci, il presidente della Società Stretto di Messina, Giuseppe Zamberletti, ospiti Guglielmo Rositani, sindaco di Varapodio. Una panoramica a 360° sul futuro di un’infrastruttura in grado di cambiare la geografia di due regioni, di influenzare la stessa area del Mediterraneo.  "Migliorerà notevolmente l’offerta trasportistica, determinando sviluppo economico e la crescita occupazionale non solo per la Calabria e per la Sicilia ma per tutto il Mezzogiorno e il Paese".
Con queste parole il ministro Matteoli ha presentato l’opera, mentre secondo Pietro Ciucci si prevedono a breve incontri istituzionali in Calabria e Sicilia per garantire informazioni corrette sulle principali attività connesse ai lavori. Matteoli ha poi aggiunto: “ Il Ponte ha una peculiare valenza europea essendo un importante tassello del Corridoio 1 Berlino-Palermo, già approvato dal Parlamento Europeo nel 2004. L’opera non sarà una cattedrale nel deserto. Determinerà a cascata, negli anni della sua costruzione, la realizzazione di altri interventi infrastrutturali in Calabria e in Sicilia. Renderà possibile la realizzazione del più grande sistema metropolitano del Mediterraneo. Catania, Messina, Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Gioia Tauro diventeranno nodi urbani di un sistema integrato capace di ottimizzare tutti i valori aggiunti generati dalla fluidità dei collegamenti. Sono queste le ragioni per cui il Ponte è stato inserito come un’opera prioritaria e strategica nel programma che il Governo Berlusconi ha presentato agli elettori. Siamo pronti  per  realizzarla secondo il cronoprogramma stabilito.”
 
Pietro Ciucci lascia parlare i numeri: "All’indomani dell’inizio dei lavori sul primo cantiere per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina abbiamo accolto con piacere l’invito di presentare il progetto qui a Varapodio, nel cuore della Calabria, per spiegare come il progetto del Ponte determini importanti ricadute socioeconomiche: l’impatto economico diretto, indiretto e indotto della fase di cantiere risulta pari al significativo importo di circa 6 miliardi di euro: di questi, oltre il 50 per cento si concentra in Calabria e Sicilia e circa il 75 per cento nel Mezzogiorno d’Italia. Il ponte avrà un valore di un collegamento stabile e continuativo, aperto ventiquattro ore al giorno per 365 giorni l’anno, consentirà l’attraversamento dello Stretto in soli tre minuti. L’opera ridurrà il deficit infrastrutturale con una contestuale riqualificazione delle infrastrutture portanti del Mezzogiorno sia ferroviarie che stradali”.