Procura Roma indaga su morte a Nottingham di Mariam, egiziana di Ostia

La Procura di Roma ha aperto un’indagine sulla morte dopo tre settimane di coma di Mariam Moustafa, la diciottenne di origini egiziane nata e cresciuta a Ostia, vittima del bullismo femminile a Nottingham, in Gran Bretagna. Nel fascicolo si ipotizza il reato di omicidio. A Nottingham Mariam studiava Ingegneria ed era una studentessa modello. In agosto era già stata aggredita con la sorella Mallak, di 15 anni, e le avevano rotto una gamba. Il 20 febbraio è stata circondata alla fermata dell’autobus da una diecina di ragazze inglesi, che le hanno prima rivolto insulti razzisti, poi l’hanno picchiata. Quando è svenuta hanno chiamato l’ambulanza ma non la polizia. In ospedale l’hanno tenuta per cinque ore nel pronto soccorso ma poi l’hanno mandata a casa nonostante Mariam continuasse a dire ai medici di provare un dolore insopportabile alla testa e che era malata di cuore.
Il mattino dopo stava malissimo. Riportata in ospedale hanno scoperto lesioni al cervello dovute alle botte ed è entrata in coma. Dopo tre settimane è morta.