Esplosione Catania: operato capo squadra pompieri, slittano funerali vittime

Slittano per un problema formale giuridico i funerali dei due vigili del fuoco, Dario Ambiamonte, di 40 anni, e Giorgio Grammatico, e di Giuseppe Longo, morti tre giorni fa nell’esplosione causata dal gas nell’officina dell’anziano.
Non è stato ancora possibile per la Procura disporre l’autopsia.
Quest’ultima infatti è un atto irripetibile e non si può legalmente eseguire senza che la sua esecuzione sia formalmente notificata all’indagato, che può nominare un legale e un perito di parte. Questo non sarà possibile prima della prossima settimana.
Nell’inchiesta è indagato, come atto dovuto, per disastro e omicidio colposo plurimo il caposquadra dei soccorritori, Marcello Tavormina, 38 anni, ricoverato, assieme al collega Giuseppe Cannavò, di 36 anni, nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Garibaldi.
Tavormina è stato sottoposto stamattina a un intervento operatorio che ha "superato brillantemente".
Il Vigile del fuoco, che aveva subito una frattura avvallata della teca cranica a livello dell’osso parietale di destra con lacerazione della meninge, è stato sottoposto ad una "craniotomia parietale destra, riparazione della meninge e riduzione della frattura" e sta avendo un "normale decorso post-operatorio".
Come detto, però, attualmente al caposquadra dei Vigili del fuoco non può essere notificata l’esecuzione dell’autopsia, e questo rinvia alla prossima settimana anche la celebrazione dei funerali.
 
Intanto "si ritengono stabilizzate" le condizioni cliniche dell’altro vigile del fuoco ferito, Giuseppe Cannavò, che nei prossimi giorni verrà "nuovamente sottoposto ai trattamenti endoscopici di toilette polmonare".