Governo: M5s e la politica del “doppio forno”

Tensioni fra M5s e Lega sulla strada dell’alleanza per formare un ipotetico Governo insieme. Salvini torna a ribadire che "si riparte dal centrodestra unito", ma Di Maio sottolinea: "Conta la volontà del popolo, con noi al 32%".
 
A partire da oggi M5s organizzerà gli incontri con partiti per formare l’Esecutivo. E la politica che seguiranno i grillini sembra essere quella del "doppio forno" di democristiana memoria: Di Maio parla sul suo blog di "responsabili 3.0" ossia parlamentari da "campagna acquisti" disposti a formare un governo a trazione pentastellata con punti chiari e numeri affidabili in Parlamento.
 
Il M5s è pronto inoltre a lanciare segnali distensivi al Pd, confermando la partita del doppio forno.
 
Intanto il portavoce grillino alla Camera, Riccardo Fraccaro – in un primo momento indicato come presidente della Camera e al quale è stato preferito Fico in omaggio all’accordo con il centrodestra – chiude la porta in faccia a Silvio Berlusconi dichiarando: "Non si aspetti alcuna riabilitazione politica da noi".
 
Lo scenario conferma l’impressione degli elettori intervistati nell’ultimo sondaggio di Nicola Piepoli sugli scenari post-Elezioni: il governo che si insedierà nelle prossime settimane, qualunque esso sia, non avrà vita lunga.
 
Il 56% ritiene infatti che il prossimo governo non durerà molto, il 19% che "per nulla" ci sarà un esecutivo a lunga durata. Il 18% "abbastanza". Soltanto il 4% crede in un governo che resisterà per i cinque anni della legislatura.