Sgarbi-Musumeci, prima la lite poi il chiarimento. Presto l’addio

PALERMO – Sembra ricomporsi la polemica tra Vittorio Sgarbi e il presidente della regione Nello Musumeci.
Nei giorni scorsi, l’assessore regionale ai Beni culturali della Sicilia aveva pubblicato una serie di comunicati al veleno che sancivano di fatto l’incompatibilità caratteriale a programmatica dei due uomini politici.
 
Ieri invece, la svolta con la quale Sgarbi fa qualche passo indietro in favore del Governatore: “Lo ringrazio per avere trovato la strada di una consensuale risoluzione della mia esperienza di assessore – spiega il critico d’arte, neo deputato alla Camera riferendosi a Musumeci- il malinteso era nato per il mancato incontro con il promotore della ricostruzione del Tempio G di Selinunte. Lo ringrazio soprattutto per avere ribadito la sua stima e la considerazione per il mio lavoro, valutando con molta convinzione l’opportunità di un mio ruolo di consulente per le attività culturali”.
 
Sgarbi ha voluto spiegare le ragioni del malinteso: “La considerazione del governatore più politica del ruolo dell’assessore contrasta con la mia insofferenza alle funzioni formali e con la quantità di fronti su cui mi muovo. L’equivoco sulla necessità della mia presenza in Giunta deriva da queste diverse visioni: di un assessore che condivide le scelte dell’amministrazione su qualunque materia, e dell’assessore in missione per garantire la vitalità delle proposte culturali della Regione e il funzionamento dei siti che ho visitato con frequenza per avere coscienza dei problemi da risolvere”.
 
Un punto di vista, sostiene, che lo ha accompagnato in ogni esperienza amministrativa: “Non voglio quindi entrare in contrasto con Musumeci sulla valutazione dei ruoli politici e amministrativi, e anzi lo ringrazio della sua pazienza, della sua considerazione, della sua proposta di continuare una collaborazione, i cui risultati si vedono in questi giorni, nell’ambito delle attività di Palermo capitale italiana della cultura 2018”.
 
Quindi il 4 aprile prossimo Sgarbi terminerà la sua breve esperienza di assessore ai Beni culturali anche se lo stesso conta di restare legato alla Sicilia e al governo Musumeci.
 
Al suo posto sembra destinato ad arrivare l’archeologo Sebastiano Tusa, sovrintendente del Mare. Ci sarebbe il via libera del capo dell’esecutivo e anche quello di Forza Italia. Il prossimo 3 aprile Sgarbi incontrerà Musumeci a Palazzo d’Orleans, “per valutare le occasioni future”. Il 4 aprile il suo ultimo atto da assessore sarà quello di presentare la mostra delle opere dei depositi del Museo Abatellis allo Steri, insieme al rettore Fabrizio Micari.