Assolto e reintegrato a ottant’anni

Rientra nel proprio posto di lavoro a ottant’anni. Protagonista della paradossale vicenda un dirigente della Motorizzazione civile di Messina, Eduardo Saija, riassunto con sentenza della Corte d’appello di Messina, Sezione lavoro.
 
Saija il 2 giugno del 1993 era stato sospeso dal servizio per un procedimento penale a cui era stato sottoposto per presunti reati connessi allo svolgimento della sua attività lavorativa.
 
Nel 2009 la Corte d’appello penale di Messina lo assolse per insussistenza del fatto.
 
I dipendenti che vengono sospesi in questi casi hanno, per legge, ha spiegato l’avvocato di Saija, "il diritto di ottenere, su propria richiesta, dall’Amministrazione di appartenenza, il prolungamento o il ripristino del rapporto di  impiego anche oltre i limiti di età previsti dalla legge, per un periodo pari a quello della durata complessiva della sospensione ingiustamente subita e del periodo di servizio non espletato per l’anticipato collocamento in quiescenza, con il medesimo trattamento giuridico ed economico a cui avrebbe avuto diritto in assenza della sospensione".
 
I giudici hanno accolto il ricorso promosso dal funzionario, ripristinando il rapporto di lavoro, malgrado Saija, nel frattempo, avesse raggiunto l’età di ottant’anni.
 
La legge prevede infatti che il diritto sia esercitabile anche se sono stati superati i limiti di età per la pensione.