Sgarbi: “Me ne vado con leggerezza, via dal fascismo grillino”

"È in corso un nuovo fascismo grillino. Non posso stare in un posto in cui non sono gradito e non essendo gradito a Musumeci me ne vado con una certa leggerezza. Rimango però assessore alla cultura di Urbino. Rassegnerò le mie dimissioni a Mattarella (Maria Mattarella, nipote del capo dello Stato e segretario generale della Regione ndr) dopodiché farò il consulente a pagamento".
 
Lo ha detto l’assessore dimissionario ai Beni Culturali Vittorio Sgarbi, a margine di una conferenza stampa allo Steri dopo le polemiche sulle sua uscita dalla giunta siciliana. Alla conferenza era presente anche il soprintendente del mare, Sebastiano Tusa, indicato come possibile successore di Sgarbi, che il critico ha abbracciato salutandolo con una battuta "Ecco il conte Tusa".
 
"L’ipotesi della consulenza – ha spiegato Sgarbi – viene da Musumeci, ma se vuole darla a un altro la dia. Ieri abbiamo parlato per mezz’ora del fatto che io sono un pessimo assessore ma un ottimo consulente. I miei rapporti con Musumeci? Ottimi. La consulenza prevede un compenso poco significativo, oltretutto la nuova linea 5 Stelle prevede che uno paghi per fare il deputato e quindi la mia nuova linea 5 stelle prevede che pagherò anche per fare il consulente".
 
Rispondendo alle domande dei giornalisti Sgarbi ha parlato anche del terremoto sulla Lega in Sicilia: "Caputo agli arresti? Non mi sembra un buon segnale per la Lega".
 
"Lo scambio è la natura stessa del voto – ha proseguito Sgarbi – è la fattispecie dei cinquestelle, che allora è un partito tutto fondato sul voto di scambio perché se prometti il reddito di cittadinanza e poi non lo puoi dare… Probabile che la promessa di lavoro sia una componente cinquestellina della Lega".