Disneyland Termini Imerese: doppia paternità

Ancora deve nascere e ha già due padri, la Disneyland che potrebbe sorgere a breve a Termini Imerese.
 
Il sogno del Parco dei divertimenti più griffato del mondo in Sicilia partì da una lettera inviata nel febbraio 2013 dal vice presidente di Disney Media, Jay Visconti (italoamericano, of course) alla Regione siciliana in cui si chiedeva un incontro per vagliare la possibilità di realizzare una Disneyland, la prima italiana, a Termini Imerese, nota finora per lo stabilimento Fiat.
Un progetto grandioso, con un costo di 750 milioni di euro, che si arenò però poco dopo per una serie di incomprensioni con il governo Crocetta.
 
Adesso l’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao ha fatto sapere che intende riprenderlo con un incontro già nel prossimo mese di maggio: “Diremo che la Sicilia è disponibile e aperta agli investimenti “

Ed è qui che si inserisce il Movimento cinque stelle, che afferma di aver inviato “già un mese fa” una lettera, a Visconti “dando disponibilità a svolgere il ruolo di intermediario con la Regione”.
 
"Lo scorso 20 febbraio – hanno detto i deputati del M5s Zito e Sunseri – a due mesi dall’insediamento dell’Ars, anticipando le mosse del Governo regionale, abbiamo scritto a Disney media invitandoli a rivalutare un progetto che nel 2014 era stato ipotizzato per Termini Imerese – Nel 2014, durante la campagna elettorale per le amministrative avevamo appreso l’interesse di Disney a investire in Sicilia, ma Crocetta non è stato in grado di avviare una seria interlocuzione, provocandone la fuga".
 
"Proprio ieri – hanno aggiunto – l’assessore Armao ha annunciato l’avvio di un dialogo. Ci auguriamo che stavolta si possa intavolare una discussione costruttiva e seria".
 
Per il M5S, in Sicilia occorre creare "le condizioni per attrarre investimenti e puntare sul turismo".
 
"E’ tempo di invertire la rotta  e creare le condizioni per direzionare meglio fondi pubblici e opportunità capaci di generare nuova occupazione, sfruttando anche le risorse europee e misure di fiscalità di vantaggio per rendere conveniente investire in Sicilia".