Dal ministero l’ok a 14 grani antichi

PALERMO – Via libera da parte del ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali alla iscrizione di 14 varietà da conservazione di grano duro e due varietà di grano tenero, per complessivi 56 agricoltori responsabili del mantenimento in purezza, nel “registro nazionale delle varietà da conservazione di specie agrarie e delle specie ortive”.
 
Queste varietà si sommano alle tre già presenti nel registro delle varietà da conservazione. Infatti, in aggiunta alle varietà di frumento duro Timilia reste nere e Perciasacchi, si trovano adesso anche Capeiti 8, Farricello, Tripolino, Timilia reste bianche, Scorsonera, Ciciredda, Paola, Urrìa, Russello, Gioia, Martinella, Biancuccia, Castiglione Glabro, e Bidì. Invece, per quanto riguarda il frumento tenero, alla Maiorca, si sommano le varietà Maiorcone e Romano.
 
Il decreto ministeriale arriva a conclusione dell’iter istruttorio messo a punto dalla Commissione tecnico scientifica di valutazione istituita presso il dipartimento regionale dell’Agricoltura e composta dal Crea (Consiglio per la ricerca e l’analisi in agricoltura – ex Ense), dalla stazione di Granicoltura per la Sicilia, dal servizio Fitosanitario regionale, dall’Università di Palermo e Catania e dal consorzio di Ricerca Gian Pietro Ballatore.
 
“Ci sono tutte le premesse perché in Sicilia si possa costituire una filiera dei Grani Antichi tracciata in tutte le sue fasi a partire dall’utilizzo di sementi certificate – ha dichiarato l’assessore regionale per l’Agricoltura Edy Bandiera – Il riconoscimento di dette varietà non può non tradursi in una forte ricaduta in termini di qualità e quindi di maggiore rendimento economico delle produzioni e allo stesso tempo i consumatori avranno le necessarie garanzie di prodotto, tutelati in tal modo da eventuali frodi”.