Ars: Finanziaria, cambiate regole assunzione portaborse

Portaborse, collaboratori (cosiddetti D6) e personale stabilizzato: dal primo luglio di quest’anno cambiano le regole per l’assunzione di esterni nei gruppi parlamentari.
 
L’Ars ha approvato un emendamento alla manovra finanziaria che modifica la legge di riferimento varata tre anni fa. Cancellata la figura del collaboratore D6 com’era prevista dalla norma modificata.
 
La norma, firmata da tutti i capigruppo dell’Ars, sposta il budget per i collaboratori (D6), ridotto da 58 a 38 mila euro all’anno, dai gruppi parlamentari al singolo deputato che quindi avrà a disposizione non più 3.100 euro ma 6.200 euro al mese come contributo per i portaborse, che dunque sono destinati ad aumentare.
 
Se vorranno però i deputati potranno girare una parte dei fondi al gruppo per l’assunzione di un dipendente che sarà a disposizione anche dei colleghi parlamentari.
 
L’Ars inoltre coprirà le spese degli stipendi del cosiddetto personale ‘stabilizzato’ (una ottantina di persone inserite in un elenco, alcuni con trent’anni di servizio alle spalle) che sarà assunto dai gruppi parlamentari: la norma fissa a 58 mila euro il limite massimo degli emolumenti per questo personale.
 
Il passaggio del budget per gli esterni dal gruppo parlamentare al singolo deputato eviterà il controllo da parte della Corte dei conti che interviene sui rendiconti dei gruppi.
 
Erano stati proprio i giudici contabili a sollevare il caso del numero eccessivo di contratti fati dai gruppi a personale esterno, quasi 350.
 
"L’emendamento prevede l’eliminazione dei contratti ‘D6’ e concretizza – spiega una nota della presidenza dell’Ars – quello che era stato l’impegno del presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, il quale ha sempre sostenuto che ‘non sarebbe stato moralmente accettabile, ‘licenziare’ i cosiddetti stabilizzati’, collaboratori che svolgono l’attività di supporto parlamentare in alcuni casi da oltre vent’anni".
 
"Con questo taglio – sottolinea Miccichè – l’Assemblea regionale risparmierà circa 1 milione 800 mila euro l’anno, per un totale di 9 milioni in questa legislatura".
 
 
I deputati potranno avere massimo due collaboratori: uno potrebbe essere il tradizionale portaborse, l’altro un collaboratore qualificato che lo aiuterà nella sua attività legislativa.
 
Infine, i deputati non sono obbligati a reclutare personale esterno, ma possono utilizzare le somme loro destinate per pagare gli stabilizzati.