Diritti civili: Catania registra figli coppia gay

Dopo Torino, Gabicce e Roma anche Catania è tra le città che sta procedendo alla trascrizione di certificati di nascita stranieri di figli coppie omosessuali.
"Nelle ultime settimane – spiega in una nota Famiglie Arcobaleno – l‘Amministrazione guidata dal sindaco Enzo Bianco ha proceduto a trascrivere l’atto di nascita di due gemelli nati negli Stati Uniti d’America, figli di due padri, D. e N., di 36 e 42 anni".
 
 
I due padri, che al momento preferiscono mantenere l’anonimato, hanno ringraziato il Comune per averli accolti "a braccia aperte" e Famiglie Arcobaleno, di cui sono soci da cinque anni, "Per aver fatto diventare realtà un sogno".
 
"Sono stati – hanno raccontato – gli stessi uffici comunali dove ci siamo recati  a spiegarci come dovessimo procedere per ottenere la trascrizione completa del certificato di nascita dei nostri due figli, senza che ci dovessimo appoggiare ad alcun legale".
 
"La scelta di Catania – ha sottolineato la presidente di Famiglie Arcobaleno Marilena Grassadonia -, è significativa anche per il profilo istituzionale di altissimo livello del sindaco, già ministro degli Interni e attualmente presidente del Consiglio nazionale di Anci. Sono molti i Comuni che stanno muovendosi in questa direzione, anche piccoli centri. La strada da percorrere, tuttavia, è ancora molto lunga, ma continueremo a percorrerla con costanza e determinazione".
 
Anche a Catania come la trascrizione è stata spontanea ovvero senza l’intervento del Tribunale.
 
Anche a Roma il Comune aveva trascritto l’atto di nascita della figlia di una coppia di omosessuali maschi senza che la decisione fosse imposta. Anche in questo caso la bambina era nata all’estero – in Canada per la precisione -, grazie all’utero in affitto.
 
Nato in Italia, invece, il bambino registrato a Torino, figlio di una consigliere comunale e della sua compagna.
Quello di Torino è stato il primo caso in Italia, seguito dopo pochi giorni da Gabicce Mare – dove due gemelli, un maschio e una femmina, sono stati iscritti nei registri comunali come figli di due uomini, di 57 e 34 anni -, Roma e Catania.
 
Le prese di posizione dei Comuni, secondo i rappresentanti di Famiglia Arcobaleno, hanno lo scopo di riaprire in Italia un dibattito sulle coppie omogenitoriali, sensibilizzando l’opinione pubblica su quei diritti LGBT che rimangono tra gli argomenti più caldi del Paese.