Precari, infornata di stabilizzazioni

PALERMO – Via libera dell’Ars alla prima parte del maxiemendamento della Commissione Bilancio che modifica alcuni dei programmi operativi di attuazione della spesa dei fondi strutturali europei e dei fondi nazionali di coesione, per cofinanziare alcuni interventi di spesa.
 
 
La norma è in sostanza la riscrittura di 20 articoli compiuta per accelerare l’iter della legge di stabilità e contiene alcune misure per valorizzare il patrimonio storico e per la ristrutturazione di ospedali ricadenti in zone ad alto rischio ambientale; assegna anche 20 milioni di euro alla città di Messina a valere sui fondi del Piano di azione e coesione 2014-20120 per l’emergenza idrica; 25 milioni sempre al Comune di Messina per bonificare l’area ex Sanderson; 10 milioni di euro dal Piano di azione e coesione, di cui cinque destinati ai private cinque agli enti locali per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Tra le misure, anche 1 milione e 320 mila euro a valere sui fondi del piano di azione e coesione, per assicurare il pagamento dei servizi di assistenza al volo dall’Enav all’aeroporto di Comiso. Dal Fondo di Sviluppo e coesione 50 milioni vanno agli enti di culto per opere di carattere straordinario; 25 milioni per riqualificare gli impianti sportivi di proprietà degli enti locali. Ammontano a 271 milioni di euro le risorse (regionali, nazionali ed europee) messe a disposizione nel 2018 per la disabilità. Lo prevede il programma di interventi predisposto dal governo Musumeci. Le somme stanziate serviranno per finanziare l’assegno di cura agli oltre 12mila disabili gravissimi, censiti dalle Aziende sanitarie e per servizi in favore di disabili gravi. Il governo ha presentato, inoltre, un emendamento, condiviso con tutto il Parlamento, che stanzia 5 milioni di euro per dare attuazione, dopo 18 anni, all’articolo 14 della legge 328 del 2000, relativo a piani di cura individuali per i disabili.
 
Nel complesso, le risorse per la non autosufficienza ammontano a 370 milioni di euro. Nella serata di domenica la discussione si era arenata sull’articolo 78 sulle stabilizzazioni al punto che il presidente Miccichè era stato costretto a chiudere l’Aula rinviandola a ieri mattina. L’articolo è poi stato approvato e stabilisce il transito dal primo gennaio 2019 dei lavoratori del bacino “Emergenza Palermo” alla Resais, società partecipata della Regione.
 
L’Ars ha approvato la riscrittura dell’articolo 78 della finanziaria regionale che stabilisce la regolarizzazione degli ex detenuti. Finora non è stato previsto alcun provvedimento per i disoccupati, ed anche questa volta si è data priorità alle stabilizzazioni. Con questa finanziaria infatti sono stati stabilizzati circa 15 mila precari: oltre 13 mila degli enti locali, il resto del personale gravita in società controllate dalla Regione. E sono 400 i funzionari dei Beni culturali che – promossi a un inquadramento più elevato – ottengono aumenti da 1.600 euro lordi all’anno: + 770 mila euro all’anno.
 
Cambiano anche i termini per i permessi in base alla legge 104, per assistere parenti o familiari disabili o malati: non debbono più essere goduti in ore – al massimo 18 mensili – ma possono anche essere presi in giorni, tre al mese, con la possibilità, dunque, se si ottiene un permesso nei giorni di rientro pomeridiano, di aumentare le ore di assenza retribuite. Allineato il sistema di calcolo delle pensioni dei manager pubblici regionali a quelli dello Stato, calcolate sugli ultimi cinque anni contributivi, anziché sull’ultimo anno. Prevista la possibilità di assumere personale per sopperire a carenze di organico, consentendo ad altri di andare in pensione.
Mentre scriviamo la seduta è in corso.