Rifiuti: Gela, chiude la discarica, scatta l’emergenza

Da domenica prossima chiuderà la discarica consortile di contrada Timpazzo a Gela, per l’esaurimento dell’ultima vasca di raccolta disponibile. Scatta così l’emergenza rifiuti per i sette comuni che compongono l’Ato Cl2.
 
Ne ha dato notizia il vice sindaco e assessore all’ambiente del comune di Gela, Simone Siciliano, il quale ricorda che "una soluzione al problema era stata già programmata attraverso la cosiddetta "riprofilatura" dei bordi della discarica".
 
Questo specifico intervento avrebbe consentito un recupero volumetrico tale da allungarne la vita di un anno.
 
"Purtroppo – scrive in una sua nota, Siciliano – oggi dobbiamo fare i conti con i tempi della elefantiaca burocrazia regionale, che non aiuta gli enti locali nella gestione dell’annosa questione rifiuti".
 
Non arrivano infatti le attese autorizzazioni mentre sono nella fase di avvio i lavori di costruzione di una nuova vasca e di impianti tecnologici volti al recupero delle frazioni riciclabili.
 
Siciliano approfitta di questo momento per fare un appello alla città ricordando che "oggi non possiamo più permetterci di produrre rifiuti indifferenziati allo stesso ritmo del passato, per cui, occorre adeguare i nostri comportamenti al modo di conferire i rifiuti prodotti, rispettando il calendario di raccolta vigente sul territorio".
 
Il trenta aprile scorso il sindaco di Gela Domenico Messinese, dopo aver alzato le multe da trecento a tremila euro, aveva chiesto aiuto ai parroci per sostenerlo nella guerra al "sacchetto selvaggio", che ovunque crea cumuli di spazzatura, spesso incendiati, ed è costato al Comune dieci milioni di euro di debiti fuori bilancio.
 
I parroci gelesi hanno accolto l’appello e parlato della questione nelle loro omelie invitando i cittadini a un maggior senso civico.