Ars: “collegato”, capigruppo trovano un’intesa

I capigruppo dell’Ars hanno  trovato l’intesa sull’iter del "collegato": il disegno di legge conterrà una ventina di norme, le sette del testo originario più la quindicina di emendamenti aggiuntivi che erano stati accantonati in sessione di bilancio.
 
Nulla da fare quindi per le tante norme prodotte nelle commissioni di merito che avevano avviato l’esame del documento: le commissioni potranno accorpare questi emendamenti in ddl ad hoc che saranno trattati in seguito oppure non tenerli in considerazione.
 
Solo la terza commissione ne aveva prodotti una quarantina.
 
Domani, alle 10.30, la commissione Bilancio si riunirà per l’esame del ‘collegato’.
 
L’aula è stata convocata per mercoledì prossimo, alle 16.
 
E’ stata così individuato un percorso per il "collegato" la cui approvazione appariva, oggi, piuttosto problematica.
Il disegno di legge conteneva le norme stralciate dalla legge finanziaria, tra cui la creazione del superIrfis con accorpamento di Crias e Ircac, ma si era appesantito con gli emendamenti aggiuntivi rinviati al testo durante la sessione di bilancio e minacciava di allargarsi ancora prima di arrivare in aula, trasformandosi in una "mini-finanziaria".
 
I dubbi sui tempi riguardavano il fatto che dall’11 al 16 maggio si presentano le liste per le elezioni comunali in 138 comuni della Sicilia, tra cui cinque capoluoghi, in programma il 10 giugno, con eventuale turno di ballottaggio il 24 giugno, e molti deputati saranno impegnati nella campagna elettorale.
 
Il via libera al ‘collegato’ quindi dovrebbe arrivare a stretto giro, altrimenti se ne potrebbe riparlare dopo le amministrative.
 
Così, all’Ars nel pomeriggio di oggi, dopo le comunicazioni di rito, il vice presidente Roberto Di Mauro, ha sospeso, come prevedibile,  la seduta parlamentare per una conferenza dei capigruppo, riunita in sala lettura per discutere proprio del percorso del "collegato".
 
Che per fortuna è stato individuato.