Beni culturali: Tusa, “In estate siti aperti fino a mezzanotte”

Lo ha detto l’assessore regionale ai Beni culturali Sebastiano Tusa nel corso di una visita al parco archeologico di Selinunte in occasione della presentazione al pubblico del restaurato Battistero paleocristiano.
 
"Ho ricevuto l’assicurazione – ha detto Tusa – da parte delle società che gestiscono questi siti, tra cui quello di Taormina e il museo Salinas di Palermo".
 
 
Tusa ha poi ricordato il padre Vincenzo che da sovrintendente per la Sicilia occidentale realizzò il parco archeologico di Selinunte.
 
"Mio padre – ha evidenziato Sebastiano Tusa – era convinto della forza di questo parco archeologico che subì rallentamenti per colpa della politica e della mafia, ma lui lottò e vinse. I cugini Salvo, con prestanomi, comprarono i terreni del baglio Florio e quelli circostanti per farne ville e alberghi".
 
"Mio padre – ha raccontato – li sfidò e loro cercarono di comprarlo tentando di corromperlo in vari modi, poi lo intimidirono. In maniera trasversale uomini di cultura nazionale e internazionale si schierarono con mio padre, mentre tutta Castelvetrano gli fu contro. Ma lui resistette e oggi siamo qui anche grazie a lui".
 
L’Assessore ha poi sottolineato che l’idea del padre "era quella di farne un luogo di storia, natura e agricoltura e voleva lasciare che i contadini proseguissero nelle terre del sito le locali coltivazioni".
 
E il direttore del Parco, Enrico Caruso ha spiegato: "sono in corso due progetti: uno con l’Università di Camerino relativo all’aspetto paesaggistico e uno con l’ateneo di Palermo per l’aspetto botanico".
 
Ma c’è anche un’altra vicenda personale che lega l’assessore Tusa a Selinunte: "Sono felice di essere qui – ha detto – perché nel 2004, con Luigi Lentini, scoprii questo battistero paleocristiano a immersione, datato V-VI secolo dopo Cristo e che si trova in un edificio del tardo antico".
 
La fonte è profonda circa 1,60 metri e si compone di tre livelli concentrici sovrapposti di veri e propri gradini, dal disegno diverso, incentrati su un cilindro cavo.
 
"Negli stessi anni – ha aggiunto Tusa scoprimmo un battistero anche nelle isole di Marettimo e Pantelleria. Così come quello di Selinunte sono tutti simili a quelli del Nord Africa. Si tratta di un ulteriore elemento che collega le due sponde del Mediterraneo".
 
L’iniziativa, poi proseguita al baglio Florio, ha avuto come testimonial Vienna Cammarota, la prima donna al mondo guida ambientale escursionistica che sta facendo a piedi il viaggio di Goethe che tuttavia nell’aprile 1787 non arrivò sino a Selinunte, ma si fermò a Castelvetrano.
 
Vienna Cammarota era accompagnata da Violetta Francese, coordinatrice delle guide Aigae della Sicilia.
 
"In questo sito – ha aggiunto Tusa – dobbiamo completare ciò che è già avviato e continuare con la manutenzione e il completamento dei percorsi con fondi sia nostri, sia comunitari, che di privati. Questo parco archeologico va dotato di strutture di visita adeguati che devono avere il baglio Florio come punto di riferimento, va legato ulteriormente al territorio senza dimenticare le Cave di Cusa".