L’appassionato bacio tra Salvini e Di Maio apparso su un muro di Roma il 23 marzo scorso all’indomani dalle elezioni politiche sembra stia per concretizzarsi.
I due infatti hanno fatto sapere ieri sera al Quirinale di essere pronti "a riferire su tutto". Riguardo all’accordo di Governo naturalmente.
Discusso nel corso del nuovo vertice, il terzo, prolungatosi fino alla notte scorsa nell’hotel President di Milano. I nodi da sciogliere per i leader del Carroccio e dei Grillini sono ancora il nome del premier e, ha detto Di Maio, "Gli ultimi dettagli di questo governo".
Per la premiership si parla di un’accoppiata Riccardo Fraccaro-Giancarlo Giorgetti, con quest’ultimo che, con il passare delle ore, aumenta le sue chance di andare a Palazzo Chigi.
Ma spunta anche un’altra ipotesi, quella, iniziale, della staffetta tra Di Maio e Salvini, Un’ipotesi che, secondo alcune fonti a conoscenza della trattativa, avrebbe visto la contrarietà della Lega.
L’opzione di una figura terza non si può ancora escludere, anche perché leverebbe dall’impaccio M5S e Lega ma avrebbe l’effetto collaterale della scelta tecnica e non politica.
Dopo che Salvini ha lasciato l’albergo, nella hall sono rimasti a discutere fino a tarda notte i membri della delegazione pentastellata: Vincenzo Spadafora, Stefano Buffagni, Pietro Dettori, oltre a Di Maio.
Il bacio sembra dunque imminente.
"Amor populi" aveva intitolato lo street artist palermitano TvBoy la sua opera che concretizzava la fusione degli opposti populismi.
Ma quell’immagine ebbe brevissima durata e il muro fu "ripulito" dai carabinieri.