Rottamazione delle cartelle: interessi di mora meno cari

ROMA – Grazie ad un provvedimento firmato la scorsa settimana dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, scatta oggi la riduzione degli interessi di mora per chi paga in ritardo le cartelle esattoriali. La misura del 3,5%, con effetto dal 15 maggio 2017, scenderà allo 3,01%.
 
Una buona notizia per i contribuenti che si troveranno così a sostenere interessi meno onerosi.
Gli interessi di mora scattano sulle somme iscritte a ruolo decorsi inutilmente i 60 giorni dalla notifica della cartella di pagamento, e si applicano al periodo che intercorre tra la data della notifica della cartella e la data del relativo pagamento, così come stabilito dall’articolo 30 del decreto sulla riscossione (Dpr n. 602/1973).
 
Il tasso determinato ha subito negli un andamento ondivago, tra aumenti e ribassi. Dal 2013, tuttavia, esso ha subito una progressiva riduzione, passando dal 5,22% del 2013 al 3,01% attuale.
 
Si attende ancora il decreto di competenza del ministero dell’Economia che dovrebbe stabilire una misura unica che cancelli la sperequazione tra versamenti e rimborsi, a totale vantaggio del Fisco e a scapito del contribuente: gli interessi applicati dall’Amministrazione finanziaria, infatti, sono superiori a quelli riconosciuti al contribuente in caso di rimborso e si attestano di norma al 2% annuo.
 
L’atteso decreto, in relazione al quale ancora tutto tace, doveva essere approvato a gennaio 2016 ed è previsto dall’articolo 13 del decreto legislativo 159/2015 (uno dei decreti attuativi della delega fiscale), entrato poi in vigore ad ottobre 2015.