Sanità: Emergenza aggressioni a medici nei Pronto soccorso

Le aggressioni al personale medico sono un’emergenza nei Pronto soccorso (Ps) italiani: dal primo marzo al trenta aprile del 2017, in due su tre (63%) si è infatti verificata almeno un’aggressione fisica.
 
Emerge da un’indagine della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu) su un campione di 218 Ps, pari al 33% di quelli presenti in Italia (667).
 
 
Nel 2018, afferma Simeu, la situazione è "sensibilmente peggiorata in tutte le regioni".
 
Nel 50% dei casi le aggressioni si sono verificate dove il sovraffollamento è più grave.
 
Le strutture presenti nel campione sono distribuite nelle 20 regioni e comprendono 53 Pronto Soccorso semplici, 111 Dipartimenti Emergenza Accettazione (Dea) di primo livello e 54 di secondo livello ovvero afferenti a strutture ospedaliere più grandi e complesse.
 
Nell’ultimo anno, in base alle testimonianze raccolte dalla società scientifica, la situazione è "sensibilmente peggiorata in tutte le regioni, dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia, passando per il Lazio. E non si contano – denuncia la Simeu – aggressioni verbali e intimidazioni".
 
È questo il contesto in cui si tiene l’XI Congresso nazionale Simeu, da domani a Roma.
 
"L’emergenza-urgenza è sola davanti al profondo cambiamento in atto – afferma Francesco Rocco Pugliese, presidente nazionale Simeu – un cambiamento epocale che richiede una profonda trasformazione organizzativa, per far fronte al mutare delle richieste di salute dei pazienti, sempre più anziani e pluripatologici, e alle trasformazioni in atto nel sistema sanitario".
 
"L’aggravarsi – aggiunge – delle violenze contro il nostro personale sanitario è certamente anche frutto di un disallineamento fra la realtà quotidiana e la direzione strategica delle politiche sanitarie nazionali".
 
Il sovraffollamento, sottolinea, "principale causa di difficoltà fra medici e pazienti, è un problema non solo stagionale ma endemico dei nostri Pronto soccorso. Tuttavia resta senza soluzione".
 
Infatti, è la denuncia del presidente Simeu, "i Pronto soccorso non hanno personale a sufficienza e la nostra competenza specifica è una risorsa che non sempre viene sfruttata a pieno nell’organizzazione sanitaria".