Eni investe sui giovani siciliani per un progetto di valorizzazione del territorio

POMEZIA (ROMA) – Noi giovani gelesi, maturandi del Liceo Classico, siamo stati coinvolti in un’esperienza di alternanza scuola lavoro, svolta tra Roma e Pomezia (presso l’Archivio storico Eni) della durata di 7 giorni intensivi. Qui sono archiviati tutti i documenti storici e le carte appartenute a Enrico Mattei, la documentazione legata alle società di Eni specializzate nella ricerca, nella produzione e nella commercializzazione di prodotti petroliferi. E ancora le collane editoriali, i disegni del logo Eni, i verbali, i comunicati stampa e i discorsi di Enrico Mattei cartacei e in video.
 
Gli esperti di Eni, fornendoci la cartina di un edificio gelese da ristrutturare per renderlo uno spazio usufruibile dall’intera cittadinanza, hanno fatto sì che noi ci sentissimo un vero e proprio team di progettazione. Abbiamo lavorato a stretto contatto nella realizzazione di uno spazio adatto a tutte le età, con una sala dedicata ai bambini e un’aula studio per i ragazzi, dotata di tutti i comfort e le tecnologie più all’avanguardia; uno spazio che possa essere utilizzato anche da privati cittadini o associazioni per la presentazione di eventi, libri o riunioni. L’intera struttura costituisce un vero e proprio tunnel spazio-temporale percorribile dall’inizio alla fine o viceversa, in base al volere del visitatore, un percorso dunque che analizza le tappe storiche fondamentali della città: Gela come colonia greca, l’arrivo di Federico II, lo sbarco degli americani al porto gelese. Abbiamo ideato un percorso sensoriale in cui l’esperienza tattile venisse accompagnata dall’utilizzo di apparecchi elettronici e dispositivi di ultima generazione come simulatori per la realtà virtuale.
 
RAM, proprio come la memoria del computer, è il nome del progetto: per fondere in un unico nome il richiamo alla tecnologia, principale caratteristica di questo luogo e al concetto di memoria. Il nostro impegno, dunque, si è incentrato sulla realizzazione di un edificio che avrebbe dovuto rafforzare l’identità culturale di Gela e valorizzare il nostro patrimonio storico e territoriale.
Questo, come il precedente percorso con Eni, è stato per noi estremamente formativo, in quanto ci ha permesso di acquisire competenze applicabili anche in contesti al di fuori di quello meramente scolastico. Ha rafforzato in noi il senso della collaborazione, di appartenenza ad un gruppo, di rispetto dei compiti e dei ruoli. Ci ha fornito anche degli utili strumenti per affrontare al meglio un colloquio lavorativo, illustrandoci le tecniche di un buon relatore, le meccaniche del linguaggio non verbale e quali comportamenti assumere per infondere sicurezza in chi ti ascolta.
Senz’altro questo percorso ha rappresentato per noi un’anteprima, una vetrina sul mondo del lavoro che ci ha resi consapevoli su cosa ci serba il futuro.
 
III B Liceo Classico “Eschilo” – Gela