Non si capisce quale necessità e quale urgenza e, soprattutto, quale motivazione possa avere, per l’interesse generale dei cittadini e per l’erario, il rinvio di tale norma. Il ministero dell’Economia ha stimato il risparmio indicato prima, inserito nella Finanziaria 2010, ma il rinvio ha annullato questo beneficio, cosicché viene acclarato uno spreco di pari somma. Come dire: milioni gettati al vento o, meglio, gettati in pasto alla famelicità di consiglieri e assessori locali.
Come è noto, la Finanziaria nazionale è valida anche per la Sicilia, senza bisogno di un apposito provvedimento regionale, trattandosi di una legge di sistema. Tuttavia, nulla impedisce alla Regione siciliana di procedere autonomamente a inserire nel bilancio preventivo 2010, che dovrà essere approvato entro il tempo dell’esercizio provvisorio, la stessa norma con applicazione immediata.
Il decreto legge del 13/1/2010 dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni. Esso è palesemente incostituzionale e pertanto la sua eventuale conversione produrrebbe una legge incostituzionale contro la quale la Regione è titolata a fare ricorso. Vedremo se lo farà.
Inoltre, l’Mpa dovrebbe prendere l’iniziativa di applicare questa riduzione di spesa corrente per la Sicilia e potrebbe presentare un emendamento che blocchi nel Parlamento nazionale la conversione del decreto legge in parola.
Così si darebbe dimostrazione alle altre 19 Regioni che l’Autonomia è un fatto positivo per servire meglio i cittadini e per rimettere a posto situazioni anomale che in questi decenni la politica cattiva ha creato. Nel momento in cui le popolazioni soffrono per la crisi che si è abbattuta su un sistema pubblico-privato mal funzionante, non è più possibile rimandare le riforme e la semplificazione, che si fondano sulla cultura e la partecipazione dei cittadini.
Neanche è possibile, per conseguenza, rinviare con ogni mezzuccio la trasparenza su tutti i dati, come prevede il D. lgs n. 150/09, per cui i dirigenti di Stato, Regioni ed enti locali devono smetterla di nascondere le informazioni ai cittadini.