Dalla Regione 35 milioni per la bonifica discariche pubbliche dismesse

PALERMO – È arrivato come supplemento ordinario sulla Gurs di venerdì il decreto dell’assessorato dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità dello scorso 4 giugno relativo alla “Bonifica di aree inquinate secondo le priorità previste dal Piano regionale di bonifica”, nell’ambito del Po Fesr Sicilia 2014-2020, che definisce i criteri dell’avviso pubblico per la selezione di beneficiari e di operazioni con la procedura di valutazione delle domande a graduatoria.
 
A disposizione ci sono 35,4 milioni di euro che andranno a distribuirsi nel prossimo triennio: 5 milioni per l’anno in corso, 20 per il successivo e 10,4 per il 2020. Per le amministrazioni pubbliche ci sono novanta giorni di tempo a partire da venerdì scorso.
 
L’avviso limita la propria azione al finanziamento di interventi su discariche pubbliche dismesse, quindi restano esclusi gli interventi sulle aree produttive. Aspetto determinante è che i siti, per poter rientrare nella procedura, devono essere registrati nel Piano regionale delle bonifiche o ricadenti nelle “perimetrazioni nazionali (siti di interesse nazionale, ndr), già dotati di Piano di caratterizzazione” e dovrà essere garantita “l’applicazione del principio ‘chi inquina paga’, stabilito dalla Direttiva 2004/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale”.
 
Fondamentale, si legge sul provvedimento, che gli interventi riguardino “aree di proprietà pubblica, dichiarate di pubblica utilità o sottoposte a procedimenti espropriativi finalizzati a provvedimenti di recupero di qualità ambientale”.
 
Possono partecipare all’avviso le amministrazione pubbliche (Regione, enti locali, enti pubblici) e le operazioni ritenute ammissibili al contributo finanziario sono gli interventi di “messa in sicurezza permanente”, “bonifica” e “ripristino e ripristino ambientale”. Il contributo finanziario in conto capitale viene concesso fino al “100% dei costi totali ammissibili dell’operazione, determinati in applicazione delle pertinenti disposizioni comunitarie, anche in materia di progetti generatori di entrata”.
 
Le domande di partecipazione, da compilare seguendo il modello di un allegato dell’avviso, dovranno pervenire tramite Pec all’indirizzo dipartimento.acqua.rifiuti@certmail.regione.sicilia.it mentre gli altri allegati devono essere presentati direttamente al protocollo del Dipartimento o inoltrati a mezzo posta raccomandata all’indirizzo dell’assessorato dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità – Dipartimento dell’acqua e dei rifiuti.
 
Il conto alla rovescia per la chiusura dell’avviso è già cominciato: ci sono tre mesi di tempo a partire dalla data di pubblicazione sulla Gurs, quindi, in maniera orientativa, fino all’ultima decade di settembre.
Per l’Isola, che proprio sulle discariche abusive è anche al centro di una procedura di infrazione comunitaria, potrebbe essere una grande occasione per avviare un’opera di risanamento. Ci sono, inoltre, 461 siti contaminanti sul suolo isolano, e tra le varie cause di contaminazione c’è anche la scorretta gestione delle discariche (12%).