PALERMO – Dopo l’incidente mortale, che ha coinvolto lunedì scorso un operaio dell’Amat di Palermo che stava lavorando alla manutenzione del mezzo, è scattata l’indagine interna alla municipalizzata del capoluogo per individuare le responsabilità dell’accaduto, parallela all’inchiesta aperta dalla Magistratura. “Bisognerà capire perché, nonostante vengano applicate tutte le misure di sicurezza, ancora oggi assistiamo a fatti così gravi”, hanno affermato in una nota i vertici dell’Amat che, il giorno dopo l’incidente, hanno listato a lutto l’azienda con bandiere a mezz’asta e 15 minuti di raccoglimento tra i dipendenti per ricordare il collega scomparso.
“In attesa di accertare la dinamica dell’incidente – afferma Caludio Barone, segretario della Uil Sicilia – dobbiamo ribadire che non è sufficiente il cordoglio dopo le frequenti tragedie ma bisogna che il sistema dei controlli sulle condizioni di sicurezza nei posti di lavoro sia più efficiente. Non serve avere buone leggi senza che poi nessuno verifichi che siano applicate. Anche il servizio di emergenza d’urgenza, l’ex 118, è fondamentale e per questo chiediamo che venga potenziato al meglio”.