Faraone inizia lo sciopero della fame per chiedere sblocco fondi ai disabili

PALERMO – Il senatore del Pd, Davide Faraone, è da mezzanotte di ieri in sciopero della fame per richiedere lo sblocco delle somme a favore dei disabili gravi e gravissimi della Sicilia.
 
Faraone ha detto che è la prima volta che ricorre a questo tipo di protesta non violenta, ma che l’ha messa in atto perché secondo lui non vi era altra strada.
 
“Dopo la sfuriata di Pif dell’anno scorso – ha detto Faraone – che ringrazio perché ha acceso i riflettori sugli ultimi e ha consentito che si facesse una legge in favore dei non autosufficienti, e nonostante il quotidiano impegno di Giovanna Gambino, Garante dei disabili in Sicilia e del gruppo #siamohandicappatinocretini, che non smetterò mai di sostenere ed incoraggiare, siamo purtroppo ancora al caos. Con questo mio sciopero della fame chiedo che venga assicurato subito l’assegno per i non autosufficienti fino ad aprile 2018, che venga immediatamente predisposto il nuovo decreto del presidente della Regione che regoli i criteri e le modalità di accesso all’assegno da maggio in poi e, infine, che vengano subito destinati i 40 milioni di euro già stanziati per i disabili gravi e chiusi in un cassetto”.
 
La vicenda risale all’inizio di giugno scorso quando l’assessorato regionale alla Famiglia ha provveduto ad emettere i mandati di pagamento alle 9 Asp siciliane per i primi quattro mesi dell’anno. Ma i soldi non sono mai arrivati ai disabili e in questi giorni l’assessore alla Sanità Ruggero Razza ha bacchettato i commissari Asp. “Il problema non è solo la schizofrenia burocratica delle 9 Asp e non riguarda solo i dirigenti – ha sottolineato però Faraone – Riguarda anche il governo regionale, perché il nuovo decreto, quello che deve regolare le modalità di accesso ai contributi e le somme da destinare da maggio in poi non c’è ancora e siamo a luglio. Quindi, mentre ancora si aspettano i soldi fino ad aprile 2018, non sappiamo cosa avverrà da maggio in poi e stiamo o accumulando ritardo su ritardo”.
 
Per la cronaca ad ogni beneficiario sarebbero dovuti andare 6 mila euro per i primi quattro mesi del 2018. L’assessore Razza ha confermato di avere scritto ai dirigenti generali dell’assessorato avviando un monitoraggio da compiersi entro 5 giorni, preavvisando le Asp che la mancata esecuzione prioritaria di questo obiettivo comporterà l’avvio del procedimento di decadenza per i commissari. “Noto che si sta procedendo ormai in tutta la Sicilia ai mandati di liquidazione dell’assegno per i disabili gravissimi da parte delle Asp, ma ancora oggi rilevo alcune incongruenze e qualche ritardo. Per tale ragione ho scritto ai dirigenti generali dell’assessorato. Mi spiace – ha concluso Razza – che su questo tema qualcuno non perda l’occasione di polemizzare, anche con iniziative sensazionalistiche. Il nostro dovere, anzitutto nei confronti delle famiglie, è lavorare in silenzio. Non ci interessa altro”.