Efficienza, rinnovabili e mobilità sostenibile, Regione e Gse lavoreranno fianco a fianco

PALERMO – La via breve per lo sviluppo delle fonti energetiche siciliane e l’avvio di un processo organico di efficientamento degli edifici pubblici passa dalla partnership firmata nei giorni scorsi dal Gse, il Gestore dei servizi energetici, e dalla Regione siciliana. Si tratta del primo protocollo d’intesa firmato dal Gestore con una Regione italiana, nell’ottica di un percorso che, passo dopo passo, dovrebbe coinvolgere l’intero territorio nazionale.
 
 
L’accordo ha una durata triennale e si pone l’obiettivo di agire sul territorio siciliano per promuovere lo sviluppo sostenibile, secondo quanto si legge nella nota del Gse, tramite “il monitoraggio e la crescita delle fonti rinnovabili, l’efficienza energetica e la mobilità sostenibile”. In prima linea anche la redazione del Piano energetico.
 
Il processo di affiancamento e supporto alla Regioni italiane, che proprio nell’Isola ha registrato il primo tassello, si propone appunto di sviluppare le “fonti rinnovabili in un’ottica di integrazione con i singoli territori e di valorizzarne le peculiarità”. La Sicilia è un punto di partenza, non solo per la presenza di un tessuto abbastanza diffuso di impianti di energia rinnovabile, ma anche per la porzione ancora inespressa, essendo una delle “principali regioni caratterizzata da notevoli potenzialità grazie all’elevata percentuale di irradiazione solare”.
 
Strategico anche il passaggio che riguarderà il tanto atteso Piano energetico ambientale regionale, uno dei pezzi mancanti della pianificazione strategica regionale, un passaggio determinante anche la spesa dei fondi Ue. Inoltre, il supporto del Gse servirà per garantire la “compatibilità del Piano stesso con le linee di indirizzo definite a livello europeo e recepite a livello nazionale attraverso la Strategia energetica nazionale”, assicurando, al tempo stesso, una “piena armonizzazione tra i Piani regionali e la visione nazionale dello sviluppo del settore”.
 
Il protocollo fissa anche la creazione di due Tavoli di lavoro focalizzati sull’energia e sull’efficienza energetica. Il primo servirà per “monitorare le performance degli impianti esistenti, effettuando una mappatura delle aree ‘ad alto potenziale’ funzionali all’installazione di nuovi impianti a fonti rinnovabili”.
 
Si lavorerà anche al discorso della riqualificazione con la definizione, di concerto con gli enti locali, di un perimetro di aree dismesse (aree industriali, cave e miniere esaurite, aree da bonificare e discariche). Il secondo tavolo, dedicato all’efficienza energetica e termica, punterà alla valorizzazione dei meccanismi di funzionamento del Conto termico che agirà in “continuità con il progetto già avviato dal Gse ‘Sostenibilità in Comune’, e individuare un primo nucleo di edifici da efficientare”. Opportunità anche per gli enti locali con lo “sportello efficienza” che fornirà “informazioni sul Conto termico e su altri bandi regionali, condividendo le best practice di settore”.
 
Per il presidente Musumeci si è trattato di un accordo che permette alla Regione di dotarsi di “strumenti in più, utili nel cammino già avviato e volto all’utilizzo di fonti rinnovabili e di energia pulita e sostenibile sul nostro territorio”. Una speranza condivisa da Francesco Sperandini, presidente del Gse, che ha sottolineato lo “spirito di fattiva collaborazione” che si è creato con la Regione.