PALERMO – Il diritto di accedere ai servizi sanitari, il diritto all’informazione, alla tutela e all’innovazione sanciti dalla Carta Europea dei Diritti del Malato diventeranno ora un must per la sanità regionale.
Pochi giorni fa, a Palazzo Steri, l’accordo tra l’assessorato regionale alla Salute e Cittadinanzattiva Sicilia, organizzazione che da anni opera per il riconoscimento dei diritti del malato.
E nel caso di disservizi? Ai cittadini l’ultima parola. Gli utenti stessi potranno infatti formulare una pagella delle strutture sanitarie, segnalando eventuali disservizi e disagi.
In tutto sono quattordici i principi sanciti dal documento promosso otto anni fa da Cittadinanzattiva in collaborazione con altre dodici organizzazioni dei paesi dell’Unione Europea: il diritto a servizi appropriati per prevenire le malattie, diritto d’accesso ai servizi sanitari, diritto all’informazione, al consenso, alla libera scelta, alla privacy e alla confidenzialità, a ricevere i necessari trattamenti in tempi brevi e predeterminati, al rispetto di standard di qualità, alla sicurezza, all’accesso a cure innovative, a evitare sofferenze e dolori non necessari, a un trattamento personalizzato, al reclamo e al risarcimento.
Uno strumento di garanzia per le cure quindi che vede la nostra regione come banco di prova della centralità del paziente: “La Sicilia – afferma Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva – rappresenta la regione pilota per avviare una progettualità che faciliti nel cittadino la percezione di qualità e sicurezza che le strutture sanitarie devono poter garantire tutte le volte che si eroghi un’offerta di cure. Tra i problemi da risolvere ricordiamo gli sprechi, la scarsa tutela dei malati cronici, le liste d’attesa, errori, carenze del territorio, clientelismo. Adotteremo tre parole d’ordine: diritti dei cittadini, scelta per la qualità, trasparenza e valutazione civica. E’ necessario quindi affrontare tutto da un nuovo punto di vista”. Da quale punto partire se non dall’ottica di chi si trova a dover subire i disagi che il sistema comporta? E allora “partirà nel corso della primavera – garantisce il segretario regionale – il progetto di audit civico nell’intera regione, che vedrà i siciliani poter valutare qualitativamente e quantitativamente strutture, servizi e professionisti dell’intera rete sanitaria”.
E così saranno proprio i cittadini a giudicare l’efficienza dei servizi. Dall’assessore regionale alla Salute Massimo Russo, l’invito a guardare con fiducia all’intero sistema sanitario regionale. Dopo i primi successi in termini di rientro della spesa sanitaria, già si annuncia la riconversione dell’offerta sanitaria, dall’ospedale al territorio, presto concretizzata con la creazione e l’apertura dei presidi terapeutici assistenziali. “Il servizio sanitario della nostra regione – afferma l’assessore Russo – è servente al diritto della tutela della salute”. Riguardo i prossimi sviluppi, ai cittadini il compito di giudicare.