Infestati dagli “insetti della pasta”

ROMA – Pasta, farine e cereali. Sono questi gli alimenti di cui amano cibarsi gli “insetti della pasta”: dalle farfalline alle tarme tanti piccoli insetti possono annidarsi nel nostro cibo e renderlo immangiabile. Tra i più comuni che, anche a causa dell’aumento della temperatura, infestano le dispense degli italiani: la Tignola della farina e il Punteruolo del grano.
Questi sgradevoli insetti possono essere già contenuti all’interno della derrata oppure possono provenire da altri alimenti e trovare rifugio nelle confezioni di pasta che, per loro, costituiscono il perfetto habitat.
 
 
La Tignola
La Tignola è una farfalla molto piccola, con colori simili a una falena e ama invadere le dispense. Se notiamo farfalle all’interno della pasta o più probabilmente sulle ante è necessario individuare le larve: di colore giallo lunghe circa un centimetro e con la testa rossa.
Le larve si nutrono solo di farine e cereali e prediligono ambienti caldi e umidi. È consigliabile, infatti, prestare molta attenzione alla conservazione delle derrate alimentari nei mesi più caldi dell’anno.
 
Il Punteruolo del grano
Il Punteruolo è un insetto della famiglia Curculionide di una lunghezza tra i 2 e i 5 mm che infesta grano e cereali. è marrone, antenne rossastre e curvate ad angolo. La presenza di questo parassita nelle dispense può essere causata dall’intrusione durante la fase del trasporto dei pacchi: in quanto la femmina di Punteruolo deposita le uova nel grano e queste, in relazione alle temperature, si schiudono dopo il trascorre di un periodo che va dai due ai cinque mesi. Se questo dovesse succedere potrebbe esserci il rischio di acquistare una confezione di pasta con uova di Punteruolo che, in grado di perforare imballaggi di carta e sacchetti plastica, risulta essere un insetto particolarmente tenace.
 
Consigli utili per difendersi dagli “insetti della pasta”
Nel caso in cui si dovesse riscontrare la presenza di questi piccoli esseri è necessario liberarsi di tutti gli alimenti contaminati: pasta e farina, per evitare che questi si riproducano e infestino altri prodotti alimentari. Controllare, quindi, tutte le confezioni, i pacchi e gli altri alimenti presenti in dispensa, in particolare le pieghe delle confezioni di pasta perché è lì che potrebbero annidarsi le uova.
Pulire la dispensa con l’aspirapolvere è la prima cosa da fare ma attenzione a ricordarsi di gettare il sacchetto immediatamente dopo l’aspirazione. È consigliabile passare un panno umido immerso in una soluzione di vino e aceto bianco. Al panno si potrebbe aggiungere qualche goccia di olio essenziale di menta, di citronella, eucalipto e foglie d’alloro. Dove teniamo le nostre derrate alimentari conviene evitare l’utilizzo di insetticidi. Al loro posto si possono usare chiodi di garofano e bucce di arancia fresche che terranno ben lontane larve e falene.
 
 
Rimedi
Per evitare future infestazioni è consigliabile conservare biscotti, pasta, farina e cereali in appositi contenitori di vetro con chiusura ermetica che, tra le altre cose, fungono da impenetrabili barriere per il pungolo del Punteruolo del grano.
Un suggerimento per evitare a monte il rischio di incappare in questi spiacevoli insetti è mettere in freezer la pasta appena acquistata, la bassa temperatura eliminerà la presenza di eventuali parassiti. Sconsigliate invece le trappole ai feromoni che potrebbero richiamare altre specie di insetti tali da invadere e contaminare l’intera dispensa. Rimedio preventivo potrebbe essere quello di posizionare delle strisce adesive per catturare gli insetti come si faceva con la carta moschicida.
 
Reclami e segnalazioni
Qualora ci si accorgesse che una confezione di pasta sia contaminata la prima cosa da fare, prima di disfarsi del prodotto, è documentare quanto accaduto. Sotto questo profilo è sempre importante prendere le giuste misure per poter effettuare una segnalazione: tra queste scattare una foto alla confezione in modo che la stessa sia riconoscibile e annotare il codice a barre e il numero di lotto.
Tutti questi dati serviranno per contattare il produttore e il supermercato e segnalare la presenza di insetti in quel determinato lotto. Ottenere un rimborso sarà difficile ma tramite la segnalazione si potrà comprendere dove è avvenuta la contaminazione e si potrà provvedere al ritiro.