Pronto a ripartire in Sicilia il sistema di formazione alternativo alla scuola

PALERMO – Pronti a partire, finalmente, le attività dell’anno 2017/2018 per i corsi di istruzione e formazione professionale, i cosiddetti IeFp. Per l’avviso pubblico 1/2018, inserito nel “piano straordinario per il lavoro in Sicilia: opportunità giovani”, è finalmente stata assolta ogni procedura necessaria perché il provvedimento sia efficace, per cui gli enti coinvolti possono finalmente avviare le attività, senza attendere il mese di settembre.
 
Dopo aver subito numerosi rinvii, a causa di problemi burocratici e variazioni apportate al bando dallo stesso assessorato regionale all’istruzione e alla formazione professionale, si potrà finalmente avviare concretamente il sistema duale dell’Iefp in Sicilia.
 
Al termine della scuola secondaria di primo grado, i ragazzi infatti, possono scegliere di proseguire gli studi in un percorso dell’istruzione secondaria di secondo grado (articolato in licei, istituti tecnici e istituti professionali) o nel sistema Iefp, di competenza regionale, che rilascia una qualifica triennale o un diploma quadriennale. I percorsi di Iefp possono essere svolti presso i centri di formazione professionale accreditati dalle Regioni (Cfp) oppure, laddove previsto, presso gli istituti professionali di Stato in regime di sussidiarietà.
 
Le azioni formative realizzate nell’ambito di tali percorsi sono oggetto di un rapporto annuale di monitoraggio a cura del Ministero del Lavoro con il supporto di Inapp (ex Isfol ). Il sistema di istruzione e formazione professionale, così strutturato, si articola in percorsi di durata triennale e quadriennale, finalizzati al conseguimento, rispettivamente, di qualifiche (Eqf3) e diplomi (Eqf4) professionali.
Si tratta di progetti importanti e innovativi, di alto valore in quanto le qualifiche e i diplomi professionali che saranno rilasciati a chi frequenterà i corsi, sebbene di competenza regionale, sono riconosciuti e spendibili a livello nazionale e comunitario, in quanto compresi in un apposito ‘Repertorio nazionale’, condiviso tra Stato e Regioni con accordo del 27 luglio 2011 (aggiornato con accordo del 19 gennaio 2012).
 
Le qualifiche e i diplomi di Iefp sono anche correlati alle “aree economiche e professionali” utilizzate, a loro volta, anche per collegare i titoli di istruzione tecnica e professionale quinquennali.


Questi due sistemi di formazione sono stati pensati per contrastare l’abbandono scolastico da parte di quei ragazzi e ragazze che non vogliono continuare il loro percorso di studi con un diploma “tradizionale”. In tal modo, si vuole favorire la transizione dal mondo della scuola a quello del lavoro, attraverso tre principali modalità: l’accesso a imprese formative durante il percorso curriculare, un’alternanza scuola-lavoro ‘rafforzata’, dove, cioè, la metà del percorso formativo sia in azienda, e il nuovo apprendistato, che impone almeno 500 ore di formazione in aula e 500 in azienda.
 
Sono stati stanziati 84 mila euro per ciascun corso, assegnati prioritariamente a qualifiche diverse, da ‘Operatore del benessere’ ed ‘Operatore della Ristorazione’. Sono state favorite anche le classi numerose, composte da almeno 27 allievi, con sede nei piccoli centri diversi dai capoluoghi e ove insistono Istituti Professionali di Stato.
 
Il sistema duale, mutuato dalla cultura tedesca e diffuso in molti altri Paesi del Nord Europa, è salito alla ribalta nel più recente dibattito politico italiano, nell’ottica di adottare le misure di medio-lungo periodo per ridurre i tassi di disoccupazione.